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De Agostini: pubblicità in crescita per le tv, al debutto l'app Super Tv (Italia Oggi)

Creato il 05 dicembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
De Agostini: pubblicità in crescita per le tv, al debutto l'app Super Tv (Italia Oggi)La divisione digital di De Agostini Editore, che si occupa dei canali televisivi, DeA Junior, DeA Kids, DeA Sapere (tutti sul bouquet satellitare di Sky), di Super! (in chiaro sul dtt e pure su Sky) e del web magazine www.deabybaby.tv, si appresta a chiudere un 2013 in crescita del 26% a 15,1 milioni di euro di ricavi complessivi. Ovviamente, il balzo in avanti è dovuto soprattutto al debutto in chiaro di Super! (nel marzo del 2012), con un allargamento dell'audience (ora il canale ha una media di 45 mila contatti per uno share medio del 4,5-5% sul target 4-14 anni) e dei fatturati pubblicitari.
A questo proposito, Pierfrancesco Gherardi, managing director di DeA Digital, conferma che "anche nel 2014 proseguiremo il nostro rapporto con la concessionaria Mtv Pubblicità per la raccolta di Super!, e con Prs per quella degli altri canali satellitari. Con Super! ci collochiamo, per audience, subito dopo Boing e ce la giochiamo con K2, che da ottobre è sorretto da una forte campagna promozionale. Bene pure DeA Kids, che ha una media di 10 mila contatti. E, più in generale, il nostro sistema televisivo coinvolge oltre 2,5 milioni di ragazzi ogni giorno".
Il profilo editoriale fortemente orientato all'edutainment ha finora impedito a De Agostini di sviluppare canali e brand con una impronta marcatamente commerciale. In particolare "le iniziative speciali pesano ancora molto poco sul totale del fatturato pubblicitario e sono molte meno di quelle che potrebbero essere. Ma in tv", sottolinea Gherardi, "ci sono forti vincoli legislativi sul target ragazzi, e quindi siamo un po' limitati. Anche per questo, da settimana prossima, partiamo con la app di second screen Super Tv, che permetterà agli utenti di interagire in tempo reale con Super!, guardando la tv e giocando in contemporanea sul tablet o lo smartphone, con contenuti sincronizzati con quelli della tv, partecipando a concorsi ecc. E' una modalità di fare tv già sviluppata nei mercati evoluti, ma un po' meno in Italia, dove ci sono esempi di successo alla X Factor per il pubblico adulto, ma quasi nulla sul target dei giovani. Il second screen, allora", prosegue Gherardi, "è una modalità con la quale possiamo ingaggiare di più gli utenti, in particolare con target 12-14 anni che può risultare interessante per gli investitori pubblicitari. I quali, liberi dai vincoli dlla tv, possono fare più cose sul web. E infatti, già ora le iniziative speciali e i branded content, per noi, valgono circa il 50% del totale investimenti pubblicitari sul web".
Claudio Plazzottaper "Italia Oggi"

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