11 dicembre 2015 Lascia un commento

Fu senza alcun dubbio una personalita’ complessa, implosa e confusa tra ricordi e la propria tradizione, quel classicismo greco, culla del pensiero e della tradizione Occidentale. Certo resto’ sempre un uomo intimamente solo e la sua solitudine e tutta li’, nelle piazze, nelle stanze, nei manichini senza volto che trasudano energia inesplosa.
Parliamo anche di un artista che espresse il suo meglio un dieci densissimi anni e passo’ il resto della vita a cercare nuove strade, importanti ma che non seppero eguagliare con la stessa forza gli anni della ricerca metafisica.
Al solito Taschen presenta uno dei suoi sunti, un concentrato di fotografie di buona qualita’ su buona carta e un testo per forza di cose stringato ma bonta’ del curatore, sufficiente a definire un profilo dell’artista.
Grandi immagini, didascalie precise, storia e cronologia, insomma ancora una volta un ottimo punto dal quale partire. La Holzhey fa un buon lavoro, concentra gran parte del testo non a caso ai primi due decenni del secolo scorso, il resto e’ una traversamento veloce e ben riassunto.
Prezzo minimo, valore ottimo.
