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De Laurentiis: “L’Atalanta è squadra difficile da affrontare,la squadre senza esterni va in..”

Creato il 10 aprile 2012 da Weblink

De Laurentiis: “L’Atalanta è squadra difficile da affrontare,la squadre senza esterni va in..”

Ecco alcune dichiarazioni del presidente sulla sfida di domani tra Napoli-Atalanta sempre dette a Radio Marte: I bergamaschi sono complicati da affrontare, ci sono delle identità come Cigarini e Denis che vogliono dimostrare l’errore del Napoli sulla loro cessione. Denis è una prima punta tradizionale che deve giocare sempre, altrimenti non entra nella sua dimensione per fare bene e diventare il bomber della sua squadra. Il Napoli deve avere una moltitudine di persone che possano segnare, in fondo è la nostra mentalità. Credo che alcuni giornalisti non ascoltino le mie parole, non dico che devono giocare i giovani e non i meno giovani. Farei come in Spagna, una serie A e la Serie B con molte seconde squadre. Lì chi gioca in B può giocare anche in A, non si resta mai all’asciutto e si continua a crescere. Se avessi il Napoli di Serie B, Insigne giocherebbe in entrambe le categorie. La Primavera ha fatto il suo tempo, credo che possiamo cominciare a far giocare i giovani in questi tornei. Queste mie dichiarazioni sono state fraintese da molti giornali, io ho semplicemente detto che i nostri 24 calciatori possono essere ricambiati. A inizio stagione avevamo 4 centrocampisti, ma Donadel non è stato mai impiegabile a causa di problemi fisici. È chiaro che con tre elementi si può andare in difficoltà. Inoltre con le assenze degli esterni Mazzarri ha ridisegnato la squadra. Non c’entra la stanchezza, sento dire molte inesattezze. Questo viene dai giornalisti che patteggiano per le squadre del nord. Non li biasimo, ma lo faccio quando rompono le scatole. È normale che possiamo sbagliare sul mercato e su altri aspetti, siamo qui a prenderci le nostre responsabilità e difendere i colori azzurri che non tradiremo mai. Bigon non è nato a Napoli, ma si comporta come un tifoso. Io ho il sangue blu, sono azzurro dalla testa ai piedi. Adesso dobbiamo però far sentire alla squadra il nostro calore, non dobbiamo criticare”.


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