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De Magistris, il sindaco sospeso e lo strascico di Why Not

Creato il 02 ottobre 2014 da Nicola933
di Roberta Miele De Magistris, il sindaco sospeso e lo strascico di Why Not - 2 ottobre 2014

De MagistrisDi Roberta Miele. Firmata in serata dal prefetto Francesco Musolino la notifica relativa alla sospensione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Il provvedimento sarà notificato in comune già giovedì mattina.

“Chi di spada ferisce, di spada perisce”, l’arma in questo caso è la legge. L’ex pm sarà sospeso dalla sua funzione in base alla legge Severino. Un sorprendentemente zelante Angelino Alfano ha assicurato la repentina applicazione della norma all’interrogazione parlamentare di Paolo Russo, deputato di Forza Italia.

Le disposizioni del decreto legislativo appaiono chiare. Coloro che hanno riportato una condanna non definitiva per una serie di reati, tra cui l’abuso d’ufficio, sono sospesi di diritto dalle cariche elettive”. La pena nel caso specifico è soggetta ad una sospensione condizionale. Il sindaco verrà sostituito dal suo vice Tommaso Sodano e già l’anno prossimo Napoli potrebbe tornare al voto, mentre il 12 ottobre si terranno le elezioni per il consiglio metropolitano.

L’ex pm non ci sta, lunedì scorso aveva annunciato di ricorrere alla giustizia amministrativa per l’impugnazione della sospensione. Nel frattempo andrà a bere “un caffè sospeso”, mandando cari saluti al provvedimento.

De Magistris è stato condannato ad un anno e tre mesi per abuso d’ufficio. La sua colpa è stata venire in possesso di alcuni tabulati telefonici. Erano i contatti di Antonio Saladino, a capo di loschi interessi e principale indagato dell’inchiesta Why Not. Tra i numeri saltati fuori c’erano quelli di ben 8 parlamentari, quali Prodi, Mastella, Rutelli, Pisanu, Gozi, Minniti, Gentile, Pittelli. Di qui l’accusa di non aver chiesto l’autorizzazione al Parlamento per il loro utilizzo. Ma come faceva l’allora magistrato a conoscere i titolari dei numeri? Non poteva saperlo da semplici tabulati.

L’abuso d’ufficio inoltre non è più reato dal ’97, eccetto che per “danno ingiusto” o “ingiusto vantaggio patrimoniale”. Nel caso di specie la lesione consisterebbe nella “conoscibilità di dati esterni di traffico relativi alle loro comunicazioni”, cioè sono venute a galla i contatti telefonici degli stessi. “Come se le frequentazioni con personaggi poco limpidi fossero colpa non di chi le intrattiene, ma degli inquirenti che scoprono, peraltro in un’indagine segreta”; è l’inquietante chiave di lettura di Marco Travaglio.

Difficile che abbia toppato. Why Not a distanza di anni fa ancora discutere. De Magistris evidenziò una corruzione dilagante non solo tra i politici, ma anche nella stessa magistratura e nelle forze dell’ordine. In mezzo ci furono molte situazioni poco chiare, a partire dai tentativi di smembramento e affossamento dell’inchiesta fino all’avocazione anomala da parte dell’ex ministro e indagato Clemente Mastella.

C’è da attendere il processo in appello, intanto si crea la figura del sindaco-sospeso, tutta made in Naples. Prima ancora si aspettano con ansia le motivazioni di una sentenza che puzza di giustizialismo all’italiana.


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