Ieri sera ho visto un film che parlava della morte. Perseguitava 7 ragazzi sfuggiti al suo disegno. Speriamo che il mio sia ancora in fase di bozza. Finito il film apro il mio bel libro fresco di giornata e anche qui trovo un piccolo incipit sulla signora con la falce. Diavolo! Ma allora è una persecuzione. Bisogna esorcizzarla e mi dico: urge una riflessione sulla morte, magari dandole un po' di importanza riesco un attimino a scongiurarla di lasciarmi stare, se anche lei sta pensando a me per telepatia.
La Signora Morte nella vita passata era Executive Creative Director. Per fare fuori la gente durante la sua inesauribile carriera di femme fatale se n’è inventata di ogni. Infatti se la Vita non è riuscita a concepire nulla oltre al parto, la Morte s’è sbizzarrita. Una distrazione? Secco. Una passo falso? Secco. Un piccolo inconveniente? Secco. Secco. Secco. Prova ad inventarti un decesso assurdo. Inutile. Ci ha già pensato lei. Io son sempre stato convinto che morirò giovane, sui 40, probabilmente di infarto. Perché sei un tipo sensibile? No! Perché sono un cagasotto. E dire che da quando sono nato ho rischiato la pelle almeno 3 volte: trascinato per un piede da una mandria di mucche, riverso di schiena dentro un tavolino di vetro, puntando il dito a un albanese. Ma crescendo l’incoscienza della farfalla regredisce nel bozzolo della cautela, soprattutto dopo che hai faticato un decennio per prenderti un paio di fogli di carta straccia e mettere un paio di zeri sul conto corrente. Quando il credito rasenta lo zero mi sento sempre più pronto al trapasso, perché le banconote nel portafogli sono come adesivi di filigrana che tengono l'anima incollata al corpo. Probabilmente le risate d'oltretomba nei film vengono dalle casse di chi è stato soffocato dai debiti lasciando ai posteri un mare di cambiali, per la serie horror: Chi campa paga. La verità è che non mi frega tanto quando passerò a miglior vita, mi terrorizza come. Se potessi scegliere sicuramente eviterei l'affogamento, l'ustione e la degenza in reparto oncologia. Per evitare fraintendimenti: preferirei andarmene senza accorgermene, va! Sì lo so, sono un po' banale, ma non è che uno deve sempre strafare fino all'ultimo.
Io non so se un testamento virtuale ha valore legale, però se mai la signora dovesse fare di teschio proprio, senza avvertirmi (perché le donne sono imprevedibili e raramente stanno ad ascoltarti), vorrei essere cremato, perché passare la notte in una tomba non mi entusiasma. Vorrei che le mie ceneri fossero sparse al largo delle Egadi. Così dal mare potrò ancora impregnarmi dell’aroma di Cous cous che soffia dalla costa siciliana e guardare il sole sprofondare nelle acque vespertine, mischiandomi a quei colori come le polveri di Raffaello.
(da leggere con tono affranto) Un unico cruccio mi tormenta. Dei mie poveri averi cosa ne sarà? Sicuramente darò la mia esigua collezione di magliette a quel carabiniere di mio cugino, ché quelle che uso per casa lui le mette per le serate di Gala. Ma dei miei Technics, del mio nuovo Mixer PRO VMX100, dei miei dischi che cosa ne sarà? Chi sarà degno di ereditarli? Chi si prenderà cura di far "saltare i fianchi" quando le mie mani non potranno più fare volteggiare il cloruro di polivinile? Chi?
Ps: gli organi dateli pure a chi volete. Non importa. Specificate solo che fegato e polmoni sono in ottime condizioni.
Adieu!(toccatina...)