Il mettere al mondo dei figli non rende automaticamente genitori. Banale per me, ma non per tutti, a quanto pare.
Essere pessimi genitori non significa non corrispondere all'ideale propugnato da serie tv, film o cartoni animati, ma semplicemente (per me) rifiutare l'esistenza di una nuova vita diversa da se stessi, con una personalità autonoma, un bagaglio di emozioni e valori maturato a partire da esperienze simili, assimilate, però, diversamente.
I figli si devono guidare, consolare, spronare, amare e rispettare. Molti cosiddetti genitori dimenticano che i figli non sono delle appendici personali, delle marionette o, peggio, delle versioni in miniatura di se stessi. Sono persone indipendenti che vanno rispettate, invece per alcuni sembra normale umiliare e mortificare i propri figli nel momento in cui ci si rende conto che vivono e prendono decisioni autonomamente... o almeno ci provano.
Nessuno sa come si fa il genitore e ognuno pensa, nonostante tutto, di aver trovato la giusta modalità per esserlo, ma di sicuro competere con i propri figli per dimostrare costantemente di essere migliori di loro, non è la strategia educativa più adatta. E manifesta palesi problemi psicologici, imho.
Dopotutto, penso che individui incapaci di prendersi cura degli altri (pur considerando tutti i limiti caratteriali e umani), ma che vivono costantemente concentrati su se stessi, oltre che pessime persone, siano inevitabilmente anche pessimi genitori.
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