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De tecnologia, et pure un poco de cazzi mia

Creato il 03 marzo 2011 da Albino


De tecnologia
Ma quanto bello e’ l’ipad 2. Finalmente ha la videocamera, che permette di chiamare con skype praticamente ovunque. Bellissima la cover magnetica. Siamo quasi al livello di acquisto, anche se come probabilmente non sapete (perche’ non l’ho mai detto) che albino di regola acquista apple solo dalla terza o quarta generazione in su. Tipo che ho aspettato l’iphone 4 per procedere all’acquisto, per motivi di batteria e altro. Ora il prodotto e’ praticamente maturo, mi piace tantissimo, ma negli ultimi 6 mesi ho comprato gia’ iphone 4 e apple TV, forse non e’ il caso di esagerare. Tanto piu’ che il mio macbook sta diventando quasi vecchiotto ormai. Vedremo come si evolve il 2011 e se riusciro’ a resistere alla tentazione.

De tecnologia, et pure un poco de cazzi mia

De vita vissuta
Ieri mi sono alzato alle 6:30, sono andato al lavoro, sono tornato alle 19. Poi sono uscito con un’amica in una zona malfamatissima di Tokyo (di quelle a luci rosse e a conduzione familiare, se capite cosa intendo per famigghia. Si, anche la yakuza giapponese parla con dialetto siculo, non lo sapevate?), in mezzo a luci di love hotel e karaoke di dubbia reputazione, pachinko pieni di addicted e strip club, hostess club, pornoshops, e tutte queste cose qui per il salaryman che non deve chiedere mai. Il piano iniziale era di andare in un ristorante/wine bar georgiano, dove per georgiano intendo proprio la Georgia, quella repubblica ex sovietica che confina con l’Armenia, la Turchia, e naturalmente con la Grande Madre Russia.

Io stavo la’ gia’ ad immaginarmi questo bar perlinato con le pareti giallastre, un barista grossissimo col grembiule unto, il baffo e l’aria arcigna che lava i bicchieri dietro al banco, un paio di tavoli con vecchi russi che bevono vodka e giocano a carte, e naturalmente un retrobottega / sottoscala adibito o a bisca clandestina e/o bordello clandestino, e/o naturalmente a compravendita di kalashnikov e altri gingilli di fabbricazione sovietica.

In realta’ il bar sembrava proprio carino, fatto tutto a vetrate e con arredamento moderno. Dico sembrava perche’ in realta’ era chiuso (forse per sempre? Chi lo sa). Alla fine abbiamo optato quindi per un yakiniku in un posto squallidissimo, pieno di vecchi bavosi accompagnati da hostess venticinquenni vestite da quindicenni. Una cosa da vedere. Tra l’altro il posto non aveva neppure i ventilatori, per cui sono tornato a casa che puzzavo di barbecue lontano un miglio. Ma prima di tornare abbiamo concluso la serata in uno shot bar, ragion per cui sono tornato abbastanza provato.

Stamattina ri-sveglia alle 6:30, e stasera lavoro fino alle 6:30(pm), dopodiche’ vado a Shibuya dove mi devo incontrare con alcuni italiani per una pizzata. Corre voce che c’e’ un ristorante italiano molto buono dalle parti di Komazawa, urge provare.

Domani invece sveglia alle 4:30 (!) perche’ devo andare di nuovo a Hiroshima (si, sempre in aereo. No, non ricomincio con la filippica del vecchio post tranquilli). Ritorno alle 21 circa, dopodiche’ devo andare a casa, cambiarmi e uscire di nuovo con alcuni amici a Roppongi.

Insomma, moriro’ giovane.



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