A volte è troppo tardi per dire qualcosa, per rivelare dei sentimenti, per concludere un’esperienza o per prendere quel treno che ormai è già alla prossima fermata. Magari sarà la mia inclinazione, ma non è mai troppo tardi per una canzone. Magari c’entra la mia convinzione che gli amori si trasformino ma resistano, nonostante le ciniche mazzate che possano beccarsi a seconda del giudizio di dei dai mille capricci. Non so se Luca Andriolo possa essere d’accordo, ma di certo un nuovo disco dei Dead Cat In A Bag è qui ed è ottimo. Certe fascinazioni, quelle balcaniche (anche tra gli innesti elettronici di “It’s A Pity”), quelle che rimandano, senza troppi dubbi, a Cave o a Hugo Race, sono evidenti. Evidente è pure, però, la maestria con cui Andriolo e compagni riescono a infondere vita in pezzi di blues/folk neri, pesti (“Just Like Asbestos” è pece sonora pura) e dalle forti vibrazioni emotive. Late For A Song è denso, investito da venti elettrici che bruciano anche quando sono sopiti o esplodono sotto pelle, dentro i deliqui rumoristici di una “Trop Tard Pour Una Chanson”, nell’intimità oscura di “Old Shirt” e “Once At Least” o grazie alla mesta dolcezza di “Tarde”. Ecco, magari per certe cose è davvero troppo tardi (e ci si può anche far poco), ma per questo disco no ed è una grande vittoria poterlo ascoltare.
Tracklist
01. Not Even More
02. Nothing Sacred
03. Ravens At My Window
04. Za Późno Na Piosenke
05. Silence Is Not Pure
06. The House Of The Rising Sun
07. Unanswered Answers
08. Trop Tard Pour Una Chanson
09. Old Shirt
10. Wanderer’s Curse
11. Once At Least
12. Just Like Asbestos
13. It’s A Pity
14. Tarde
15. All Those Things