PS4
PS4
Genere: Sparatutto
Sviluppatore: Climax Studios, Housemarque
Produttore: SCEE
Distributore: Sony
Lingua: Inglese (sub ITA)
Giocatori: 2
Data di uscita: 05/03/2014
La talpa che ha anticipato la lista dei giochi degli ultimi due mesi del PlayStation Plus ha anche acceso la miccia di una bomba di cui ignoravamo completamente l’esistenza. Tra le fila dei giochi di marzo previsti per PS4 i rumor indicavano una fantomatica Apocalypse Edition di Dead Nation, shoot ‘em up con visuale dall’alto sviluppata da Housemarque per PS3 nel 2010, che invero non è stata mai menzionata eccetto un porting per PS Vita allo scorso Gamescom che viceversa è svanito un po’ nel nulla, sebbene nuovi aggiornamenti arriveranno a breve. Pochi giorni fa arriva l’annuncio ufficiale sulla reale esistenza di questa nuova edizione rimasterizzata in alta definizione pronta a infettare di divertimento anche PlayStation 4.
Dead Nation è uno shoot’em up con visuale dall’alto in cui bisogna crivellare tutto ciò che si muove, evitando gli attacchi nemici. La trama racconta di una classica propagazione di un virus che ha trasformato tutti in zombie eccetto due persone, immuni allo stesso, che sono i protagonisti del gioco, Jake McReady e Scarlett Blake. A scelta, possiamo utilizzare uno dei due e lo scopo è quello di trovare altri sopravvissuti all’infezione, facendoci largo tra orde di zombie che infestano gli scenari e non vedono l’ora di mangiarci.
Dalle opzioni possiamo configurare le impostazioni del controller che si presenta di default con comandi classici: gli stick analogici servono per spostare il giocatore ed il puntatore dell’arma, L1 per lanciare le armi secondarie quali granate, mine, molotov, dinamite e razzi, con R1 si spara, mentre l’attacco in mischia è demandato a R2; L2 invece va usato per lo scatto, infine con la croce digitale selezioniamo le armi primarie e secondarie. Quest’ultima è l’unica nota dolente in termini di controlli perché nelle fasi più concitate è difficile scegliere l’arma più congeniale mentre si scappa e si attacca allo stesso tempo, serve un po’ di pratica e di abilità con il pad per gestire il tutto; tuttavia, la mappatura dei tasti è completamente libera.
DA SOLO È DIVERTENTE, MA IN COOP È MEGLIOIl gameplay si basa sull’uccidere senza remora ogni cosa che si muove, far uscire il proprio istinto di autoconservazione è necessario perché ondate di zombie aspettano dietro l’angolo e bisogna fare un uso sfrenato di tutto l’arsenale a disposizione nell’ottica di sopravvivenza e del divertimento. Sebbene alcune parti siano affrontabili andando avanti fino a raggiungere un checkpoint, la perlustrazione dell’ambiente è una parte importante utile soprattutto per raccogliere i soldi necessari al nostro potenziamento oltre che i collezionabili. Altri elementi come la torcia risultano di primaria importanza nel gioco, sempre nelle mani del nostro avatar e funzionale al gameplay: ci servirà per illuminare il nostro cammino, scovare zombie che si celano nell’ombra o “spiaccicati” ai muri per coglierci di sorpresa, ma anche per trovare sentieri nascosti tra i rottami di scenari post-apocalittici ed aprire bauli che ci forniscono indispensabili pezzi per la nostra armatura. Per arricchire la struttura di twin stick shooter gli sviluppatori hanno pensato bene di aggiungere una piccola quanto semplice componente di ruolo, con l’upgrade delle armi e l’uso di corazze, queste ultime divise in tre tipi (Armoshell, Esoscheletro e Pro Tuta) per tre parti del corpo (spalle, busto, gambe), che aumentano rispettivamente tre parametri quali Forza, Resistenza, Agilità. In alcuni punti dei 10 livelli della campagna ci sono delle zone checkpoint all’interno delle quali possiamo fare shopping, aumentare la potenza dell’arsenale agendo su parametri come il numero di munizioni nel caricatore o il raggio d’azione delle nostre armi, ed anche cambiare i pezzi dell’armatura spostando i valori dei nostri parametri sulla velocità piuttosto che la resistenza. A divertire il giocatore ci saranno una buona varietà e quantità di armi che vanno dal fucile a pompa al lanciafiamme, dal lanciagranate allo spara-lame e qualche altra chicca; stesso discorso per la varietà dei nemici: ci sono zombie scheletrici facili da uccidere, altri più resistenti, i classici bloomer pieni di gas che esplodono, altri ancora più cattivi e forti, che richiedono approcci diversi e l’uso di specifiche armi per facilitare lo scontro.
Anche per quanto concerne il level design Housemarque ha dato prova del suo talento: far suonare l’allarme delle macchine (un richiamo a Left 4 Dead) piuttosto che far esplodere le taniche di benzina sparse nelle location è di primaria importanza per l’uccisione di un gran numero di zombie e nelle fasi finali ci sono delle valide soluzioni alternative che danno un po’ di varietà ad una devastazione che di per sé è lineare, e qualcosa di più in tal senso poteva essere fatto. Artisticamente l’atmosfera riprodotta è decisamente ottima, solo un po’ monotona nella parte centrale della campagna, ma è anche una cosa insita nel background utilizzato; un ruolo importante nella creazione del giusto ambiente cupo e macabro è occupato dalla colonna sonora. Questa è un insieme di vari generi quali ambient, industrial e musica orchestrale che vanno ad esaltare le parti più frenetiche dell’azione con suoni crudi e cruenti, mentre per tenere alta la tensione durante le fasi più esplorative e nelle zone buie ci sono le strazianti urla degli zombie a farci compagnia. La colonna sonora va quindi ad incastrarsi in maniera perfetta con quello che avviene su schermo. Dove mostra i muscoli il gioco è nella parte tecnica che a schermo è un gran bel vedere grazie a scenari dettagliati, buoni effetti di luce, particellari e sbudellamenti vari, peccando solo per un frame rate altalenante che cede il passo a più riprese alla mole di zombie a schermo, il che rende l’azione poco fluida ma paradossalmente comunque divertente.
La longevità del gioco si attesta sulle 5/6 ore in singolo a livello Normale, ma Dead Nation si avvale di una forte vena cooperativa, sia in locale che online (per un massimo di due persone) che aumenta di gran lunga la rigiocabilità della campagna affrontabile su tre livelli di difficoltà più altri due sbloccabili. È proprio in cooperativa che l’upgrade delle armi ha una forte incidenza, lo sviluppo di diverse armi rende il gameplay vario e libero a diversi approcci pur che ci sia una sincronia di fondo con il proprio partner. Il matchmaking online purtroppo non funziona benissimo e per ora non è presente nemmeno la chat vocale alla quale gli sviluppatori stanno lavorando, rilasciandola poi tramite una patch; anche i caricamenti dei punteggi al termine di ogni livello sono abbastanza lunghi, ma geniale è la classifica online a nazioni che indica in tempo reale il numero di giocatori, le uccisioni di zombie, la propagazione del virus (altro non è che la media delle uccisioni in base alla popolazione di uno stato) ed i migliori utenti di ogni nazione più i vari filtri del caso.
APOCALYPSE… NOW… SU PLAYSTATION 4Disponibile al download per tutti gli utenti Plus, Dead Nation: Apocalypse Edition porta il gioco originale a un nuovo livello di completezza sotto l’aspetto dei contenuti, beneficiando poi delle migliorie grafiche con il passaggio a PlayStation 4. Partendo proprio da questo ultimo punto il gioco è ora renderizzato a schermo a una risoluzione di 1080p per 30 fotogrammi al secondo, questa volta stabili senza crolli vertiginosi, più l’upgrade del caso a texture ed effetti che non fanno certamente gridare al miracolo ma sono utili a rendere nitide le immagini, per un pulizia visiva che permette ora di gustare di tutti quei piccoli dettagli che prima invece venivano un po’ celati. Parliamo nella fattispecie di effetti di luce, della nebbia, come del sangue che esce dal busto di uno zombie diviso in due parti e tanti altri dettagli che rendono giustizia all’opera di Housemarque.
Il gameplay rimane immutato eccetto per una piacevole aggiunta che va a sopperire a quello che era un difetto di Dead Nation in termini di controlli, ovvero la selezione rapida delle armi con cui si può ora attribuire ai tasti frontali un’arma e richiamarla velocemente rispetto all’uso delle frecce direzionali che come detto allora risultava un controllo macchinoso specie nelle sezioni più concitate. A questo va poi segnalato il naturale miglioramento nella fase di mira dovuto al Dualshock 4 con i suoi analogici concavi. Dead Nation: Apocalypse Edition è la versione definitiva del gioco anche perché include il DLC Road to Devastation con le sue due modalità: Arcade e Senza Fine con la prima che consiste nel superare sei stage differenti da quelli della campagna e completare gli obiettivi richiesti rappresentando una buona variante e con un buon livello di sfida, che raggiunge l’apice nella seconda modalità Senza Fine che si distingue per l’assenza di checkpoint e vite supplementari.
Oltre gli aspetti sopraccitati, dove sono stati bravi gli sviluppatori di Climax Studios è nello sfruttare le caratteristiche social di PS4; infatti è ora possibile inviare il proprio punteggio (purtroppo ancora una volta con estrema lentezza) al termine di ogni livello per sfidare un amico piuttosto che un utente a scelta a chi raggiunge un punteggio maggiore, con l’avatar dello sfidante su schermo durante la sfida per monitorare i punti di distanza. Per i perfezionisti è disponibile la funzione secondo schermo con cui visualizzare in tempo reale il progresso delle statistiche di gioco sullo schermo di una PS Vita, di uno smartphone o un tablet. Ma la vera chicca tra le caratteristiche social è la modalità Broadcast+ nella quale trasmettendo il live della vostra partita gli utenti spettatori potranno anche interagire influenzando con un bonus o un malus che a intervalli regolari si presenteranno a schermo. Questi effetti, per un totale di trenta, vanno ad aumentare il numero di zombie, aumentare la loro forza piuttosto che del protagonista, possono bloccare temporaneamente un’abilità come lo scatto oppure fornirvi munizioni extra, e così via. Un’aggiunta simpatica è che i votanti per il malus compariranno nella partita come zombie con sopra il loro nickname avendo così l’opportunità di farli fuori. È una modalità davvero simpatica che innanzitutto mostra il potenziale di questa interazione social e poi rende ancora più interessante la partita con un livello di sfida superiore o non in base alle scelte degli spettatori, che può essere comunque affrontata in coop.
L’uscita di Dead Nation: Apocalypse Edition potrebbe non far felici molti utenti perché il gioco originale è da un lato sfortunatamente legato all’attacco hacker al PSN che lo consegnò alle masse in maniera gratuita. In un momento in cui la nuova generazione stenta a decollare con giochi nuovi, questa edizione può avere un sapore un po’ amaro per alcuni ma al di là di tutto quest’uscita è giustificata da diverse migliorie che consegnano agli utenti il gioco comprensivo dei DLC, controlli migliorati, una pulizia dell’immagine ed effetti più belli che fanno apprezzare maggiormente l'attenzione al dettaglio degli scenari e lo sfruttamento delle caratteristiche social di PS4. Fra queste spicca senza dubbio la modalità Broadcast+ che esprime in maniera positiva il potenziale dell’interazione tramite il Live Streaming. Il gioco è comunque gratis per gli abbonati e rimane ancora oggi uno dei migliori giochi in cooperativa disponibili sul PSN. ZVOTO 8