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Dead or Alive 2 – Takashi Miike

Creato il 08 luglio 2015 da Maxscorda @MaxScorda

8 luglio 2015 Lascia un commento

Dead or Alive 2
Il reboot si puo’ intendere come l’ultima frontiera del cinebiz statunitense sul non sapere dove sbattere le corna, percio’ mi sta ampiamente sui…le scatole.
Semmai questi signori dovrebbero imparare da Miike che dopo "Dead or Alive" t’inventa un "Dead or Alive 2" che nulla ma proprio nulla ha a che fare col primo capitolo se non la presenza dei medesimi protagonisti, la coppia Takeuchi / Aikawa e la suggestione della guerra tra bande cinesi contro quelle giapponesi, piu’ una terza fazione resistente ad entrambe.
Con gli stessi ingredienti il nostro prepara una pietanza totalmente nuova e a ben pensarci, l’idea non solo e’ stimolante ma anche molto molto divertente.
Ad ogni modo la storia e’ questa: Aikawa e’ un killer prezzolato incaricato di mettere un po’ di scompiglio alle bande yakuza e della triade ma viene preceduto da Takeuchi. Per una strana coincidenza, i due erano grandi amici ai tempi dell’orfanatrofio, separati dal destino si rincontrano ora per un’ultima missione insieme.
Miike e’ il Miike di fine millennio e chi lo conosce sa di cosa parliamo. Esagerato e divertente, volutamente paradossale, il verosimile e’ un optional da usare se e’ il caso e se si ha voglia. Come una favola inventata li’ per li’ da un bambino, cio’ che conta e’ l’entusiasmo, poco importa se non sta in piedi.
Malgrado cio’ pero’ il film e’ per lunghi tratti lento, anche noioso, incede sul sentimento e diciamocelo, non e’ terra sua. Miike e’ eclettico si sa e lo ha dimostrato ma le smancerie non sono il suo forte.
Poi quando si ributta sulle tracce gangster gli riesce molto bene e riesce molto bene ai suoi attori e a chi lo aiuta, anche l’amico e maestro  Shinya Tsukamoto qui in veste non inedita di attore a dirci quanto e’ bravo pur trovandosi dall’altra parte della macchina da presa.
Siamo abituati a risultati altalenanti, film non brutto ma decisamente meglio il primo capitolo.

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