Partiamo dall'inizio allora. L'apertura, in effetti originale, vede i due antagonisti e protagonisti del film, Ryuchi (Riki Takeuchi) e Jojima (Sho Aikawa) accovacciati sulla sponda di un fiume cittadino nell'atto di declamare un breve conto alla rovescia alla fine del quale parte, supportata da una colonna sonora incalzante e tamarra, la scena iniziale di cui sopra. Montaggio (post?)moderno, ritmi sincopati, saturazione dell'eccesso per un risultato d'effetto che mi è sembrato però più stucchevole che provocatorio o realmente disturbante, una composizione barocca non nella migliore accezione del termine. In sei minuti sei abbiamo: omicidi, defenestrazioni, sangue, morti, droga, sesso, criminali tamarri, locali di lap dance, prepotenze, streap tease, musica, coca, cibo, sodomia, sgozzamenti, ancora sangue, sparatorie, distruzione, schifo e almeno una battuta d'effetto. Tutto scandito dal ritmo della musica e dal montaggio di cui sopra, una sorta di dichiarazione d'intenti estrema che solo in minima parte verrà mantenuta nel corso del film. Il tono spesso grottesco di immagini e situazioni stemperano la ferocia del contesto, con il passare dei minuti il film si normalizza (e questo non sarebbe neanche un male) lasciando campo all'intreccio e alle vicende personali dei due protagonisti, in particolar modo a quelle dell'ispettore di polizia Jojima.
Ryuchi è un cane sciolto d'origine cinese che con i suoi amici tenta la scalata al potere nell'ambiente della malavita. Di fronte si troverà un'alleanza tra yakuza giapponesi e triadi cinesi. Abituati ad avere campo libero, le varie forze del male si indispettiranno per le intrusioni dell'ispettore Jojima. Lo scontro tra i due avversari sarà inevitabile e tutto si risolverà nella già citata scena finale. Nel mezzo un po' di caratterizzazione spicciola dei protagonisti, qualche scena forte almeno nelle intenzioni e anche qualche sprazzo di noia probabilmente dovuta all'accumulo.
Poi c'è quella scena finale che ha veramente del demente, non ve la anticipo tranquilli, mal realizzata visivamente e con un paio di uscite da manicomio, una di quelle scene che ti fa lanciare il telecomando urlando un bel "ma va a cagare, va!".
La ciliegina sulla torta. Spulcio su wikipedia per leggermi due dati, nomi degli attori, etc... e cosa leggo? Attenzione, testuali parole: Dead or alive, nelle intenzioni dei produttori, doveva essere la versione giapponese di Heat - La sfida. Coooooooooosa? Vabbè, ora vi lascio, vado in bagno a creare la mia versione personale della cioccolata Venchi.