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Dead or Alive – Takashi Miike

Creato il 07 luglio 2015 da Maxscorda @MaxScorda

7 luglio 2015 Lascia un commento

Dead or Alive
Con la scusa dell’acquisto del DVD originale, rivedo questo "Dead or Alive" con molto gusto e piacere anche perche’ Miike lo si guarda sempre volentieri.
Poi parliamo del Miike di fine millennio scorso, nel lustro dove viaggiava a 4quattro o cinque film all’anno, ancora relativamente sconosciuto percio’ selvatico come non mai. Sono questi gli anni nei quali ha alzato l’asticella agli yakuza movie, con la geniale intuizione che oltre un certo limite, la violenza diviene puro spasso, una specie di cartone animato da godersi con birra e popcorn. Con questo non voglio dire sia un film per famiglie, all’opposto e’ uno spettacolare luna park per adulti.
Un po’ come l’inizio del film, cinque minuti di insana violenza condita da sesso e depravazione, montati in una girandola vorticosa e inebriante. Non bastano venti anni di cinema americano per generare altrettanta adrenalina e programmaticamente apre le danze con quanto c’e’ da vedere in seguito.
Due i protagonisti: Riki Takeuchi e’ un piccolo boss molto amato nel quartiere in cui opera, un delinquente ma di quelli giusti e con un ruolo ben preciso all’interno delle dinamiche sociali. Sho Aikawa e’ un poliziotto coi suoi bei guai in famiglia e in strada. Nemici naturali eppure alleati per forza, incastrati nel mezzo dell’alleanza tra yakuza e triade, Cina e Giappone unite dal crimine organizzato.
Finale a dir poco apocalittico in pieno stile Miike che detta cosi’ vale poco, vedendolo e’ un attimo capire che intendo.
Come detto Miike e’ a dir poco sopra le righe, volutamente esagerato, con l’esagerazione edifica la propria cifra stilistica e con quella abbiamo imparato a volergli bene.
Non mancano i suoi attori feticcio, Takeuchi, Aikawa tra tutti coi quali costruira’ seguiti anomali ma ne parleremo poi, macchine perfette per il suo gioco, facce giuste per i personaggi da incarnare.
Miike al 100%, cosa chiedere di meglio.

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