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Deadly 30 – Recensione

Da Videogiochi @ZGiochi
Recensione del 31/01/2014

Cover Deadly 30

PC TESTATO SU
PC

Genere: ,

Sviluppatore: Gonzalo Villagomez, Ignatus Zuk

Produttore: Headup Games

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 05/04/2012

VISITA LA SCHEDA DI Deadly 30

Pro-1Frenetico Contro-1Scelte gestionali poco ragionate

Pro-2Molto immediato Contro-2Alcuni bug evidenti

Pro-3Dà dipendenza Contro-3Con pochi accorgimenti sarebbe stato molto migliore

L’idea degli zombie è antica come il mondo, in tutte le culture si è sviluppata pur con nomi diversi l’idea che i morti potessero tornare in vita grazie ad un qualche evento magico. La nostra idea più comune di infestazione apocalittica la dobbiamo a George Romero che, con il film cult ‘La notte dei morti viventi’, ha creato letteralmente una nuova identità per queste disgraziate creature. Negli anni il fenomeno si era un po’ spento e solo ultimamente TV, cinema ed ogni mezzo di intrattenimento paiono aver riscoperto il piacere di una pericolosissima invasione di non-morti affamati delle nostre interiora. Deadly 30 è un titolo uscito circa due anni fa nei canali indipendenti, recentemente approdato su Steam tramite Greenlight, in cui dovremo affrontare orde di camminatori, costruirci una fortezza e salvare i compagni dalle grinfie dei pericolosissimi zombie. Sulla carta, un progetto estremamente allettante, ma vediamo se vale la pena addentrarsi in questa invasione di non-morti o conviene puntare su qualcos’altro…

deadly-30-evidenza

C’ERANO UN AMERICANO, UN TEDESCO ED UN RUSSO…

Già essere un soldato durante  la Seconda Guerra Mondiale non era il massimo della vita, immaginatevi ora come si dovrebbe sentire un soldato di quel conflitto abbandonato in un bosco, isolato dal resto del mondo e coinvolto in una invasione di affamatissimi zombie; insomma, la situazione ideale per ogni giocatore alla ricerca di un survival degno di tale nome. Deadly 30 ci porterà a ad impersonare le vesti di un giovane rimasto isolato dal suo battaglione deciso a tutto pur di sopravvivere contro orde sempre più pericolose di mostri deformi. Il gameplay propone una via di mezzo tra il famosissimo arcade Metal Slug e l’altrettanto conosciuto Left 4 Dead con alcuni elementi esplorativi e gestionali in grado di modificarlo in modo da allontanare completamente ogni sospetto di clonazione. Con il nostro soldato dovremo affrontare una missione disperata sulla carta ed estremamente difficile da realizzare nell’atto pratico: sopravvivere per trenta notti ad orde continue di zombie. I ritmi di Deadly 30 sono scanditi dalle differenti fasi del giorno, dalla mattina al primo pomeriggio potremo esplorare in relativa sicurezza le ambientazioni bidimensionali alla ricerca di pezzi di metallo necessari per costruirci un riparo sicuro. Verso sera sarà necessario invece essere vicini a casa per riparare il nostro fortino, potenziarlo e prepararsi a fare fuoco contro qualunque cosa cammini. Durante le fasi notturne il campo visivo del nostro protagonista verrà sensibilmente ristretto mostrandoci solo quanto illuminato dalla nostra torcia ed è in questi momenti che orde di zombie arriveranno copiose; starà a noi essere abbastanza abili da abbatterle tenendo sempre d’occhio le protezioni e riparandole quando necessario.

La fase esplorativa durante le fasi di luce è assolutamente necessaria perché ci permette di ottenere i pezzi di metallo, vera e propria moneta del gioco, indispensabili praticamente per tutto, sia per comprare armi e munizioni e sia per riparare la barricata; è necessario però tener sempre d’occhio lo scorrere del tempo, passate le fasi iniziali ritrovarsi di notte nella foresta potrebbe esservi quasi sicuramente letale. Durante il nostro girovagare potremo incontrare altri due sopravvissuti che si uniranno a noi, inutile dire che ogni tipo di aiuto è più che ben voluto. Deadly 30 non presenta una modalità multiplayer, cosa che sarebbe stata decisamente gradita, ma potremo passare a piacimento da un compagno all’altro premendo un numero specifico sulla tastiera ed immediatamente il nostro alleato verrà mosso dalla CPU in maniera discretamente razionale, escluse alcune volte che inizierà a ripetere in blocco sempre la stessa inutile operazione. Il gioco presenta una discreta varietà di nemici e di armi, ad ogni ondata troveremo zombie più brutti e più resistenti compresi alcuni con poteri speciali, come il tank che similmente a Left 4 Dead una  volta ucciso esploderà ricoprendoci di melma ed oscurando il nostro campo visivo. Bisogna ammettere che parlare di esplorazione è un po’ esagerato, visto che di scenari da esplorare non ce ne sono; tutto quello che potremo fare è muoverci lungo l’asse orizzontale, avanti ed indietro, abbattendo tutto ciò che si muove. Il gioco non presenta nessun particolare tipo di level design, al massimo cambia lo sfondo. Uccidendo le ondate i nostri eroi saliranno di livello e contemporaneamente sbloccheremo armi e potenziamenti sempre più potenti nel negozio del gioco. Il livello è legato all’account, vale a dire che una volta fatto game over (e lo farete) la nuova partita la riprenderete daccapo, ma con tutte le armi sbloccate in precedenza, rendendo di conseguenza molto più semplici e veloci le prime notti.

Pur tenendo sempre presente che stiamo parlando di un gioco sviluppato con budget minimo e da sole due persone, ci sono problemi piuttosto evidenti, nel senso che non dipendono dalla quantità di soldi investiti, ma dalle decisioni dei creatori. Il difetto più evidente è l’impossibilità di scegliere con che tipo di arma vorremo attaccare i nemici, il gioco in automatico usa il fucile fino a quando non sono terminate le munizioni o il nemico ci è praticamente addosso, e lì sfodererà un colpo di machete. Tale scelta non è assolutamente funzionale visto che il machete come arma è qualitativamente superiore ai primi fucili e si potrebbe tranquillamente usare al posto delle bocche da fuoco in gran parte delle prime ondate. In un gioco dove ogni munizione è importante e costa discretamente cara questa impossibilità di risparmiare e di gestire al meglio l’arsenale è abbastanza fastidiosa. Il gioco inoltre presenta qualche errore di programmazione piuttosto banale, se dopo un game over nella schermata iniziale premerete “Continue” al posto di “New Game”, Deadly 30 andrà irrimediabilmente in crash.

Graficamente il lavoro svolto è apprezzabile nella sua semplicità, i personaggi ed i nemici presentano uno stile fumettoso piacevole, i dodici tipi di zombie differenti sono ben riconoscibili gli uni dagli altri anche se più di una volta ci sono sembrati lo stesso modello con una colorazione diversa e qualche aggiunta. Le animazioni sono realizzate sufficientemente bene e lo stile grafico coerente ci permette di immedesimarci nel destino dei nostri tre sopravvissuti.

Deadly 30 – Recensione IN CONCLUSIONE
Deady 30 è un gioco potenzialmente interessante che avrebbe potuto risplendere molto di più. Ad affossarlo ci pensano alcune bizzarre scelte dei programmatori, decisioni assolutamente non legate al budget a disposizione. Se avrete il coraggio di avventurarvi nella foresta, vi troverete davanti un gioco comunque in grado di intrattenere e di divertire soprattutto nelle fasi più avanzate, dove il livello di adrenalina salirà alle stelle. Non è imperdibile e non presenta nulla di particolarmente nuovo, questo però non vuol dire che non possa far passare qualche ora di semplice divertimento e, considerando il prezzo a cui è proposto, non è niente male. ZVOTO 6.5
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