Lui è stato per cinque stagioni Hank Schrader, agende della DEA di Albuquerque in lotta con Heisenberg, il signore della droga del New Mexico che in realtà è suo cognato Walter White (Bryan Cranston), in “Breaking Bad”, lei è stata la pericolosa vampira Victoria nei primi due capitoli della saga di Twilight: Dean Norris e Rachelle Lefèvre sono ora i protagonisti di “Under the Dome”, serie tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King, che racconta le vicende di Chester’s Mill, piccolo paesino del Maine che viene improvvisamente ricoperto da una misteriosa cupola.
GUARDA: Il video dell’intervista a Dean Norris e Rachelle Lefèvre
I due attori sono venuti al Roma Fiction Fest per presentare il finale della prima stagione di “Under the Dome”, trasmessa in Italia su Rai 2 e Rai HD dal 14 luglio 2013. Li abbiamo incontrati per sapere qualcosa di più sui loro personaggi e sulla loro idea di cosa significhi la misteriosa cupola.
Rachelle, il suo personaggio in Under the Dome, Julia, è una giornalista: una persona metodica e razionale che però deve affrontare situazioni e fenomeni paranormali. Com’è interpretare una persona in conflitto con la sua natura?
Rachelle Lefèvre: “E’ una sfida molto interessante per me perché nella realtà io sono un libro aperto, sono una persona molto espressiva, mentre Julia è pratica e metodica, e anche molto sensibile, e nell’impersonarla devo sempre lavorare di sottrazione cercando di non mostrare i suoi sentimenti. E’ un personaggio che non si mostra vulnerabile con gli altri, non si fa manipolare. Per me è una sfida perché io invece mostro sempre tutto”.
Dean, in “Breaking Bad” lei interpretava un personaggio buono dall’aspetto duro mentre qui è il cattivo che invece si presenta in modo affabile: com’è affrontare un simile cambiamento?
Dean Norris: “Beh è diverso. Per me è molto più interessante e più divertente interpretare un personaggio che ha una minore moralità: interpretare il cattivo è sempre più divertente. Sicuramente è stato bello interpretare Hank Schrader per sei anni, ma è una nuova sfida essere Big Jim”.
In Under the Dome girate entrambi molte scene d’azione: andate in barca, combattete. Vi piace mettervi alla prova fisicamente?
R.L.: “E’ molto divertente. Dean ha più scene d’azione di me, ma è molto divertente e a volte anche un po’ pericoloso. Sul set ci siamo fatti male, gli stunt non fanno tutte le nostre scene, molte le facciamo da soli: ci sono state molte situazioni in cui per dare maggiore realismo alla scena e dare il massimo per la serie mi sono un po’ spaventata”.
D.N.: “Sì abbiamo avuto delle situazioni allarmanti, ma è divertente, è una delle cose che preferisco nell’essere un attore, è come giocare a guardie e ladri con pistole che sembrano vere: è uno spasso”.
Avete letto il romanzo originale di Stephen King a cui si ispira “Under the Dome”? Per voi cosa significa la cupola?
D.N.: “Non ho letto il libro, ce l’ho e volevo leggerlo, ma i produttori hanno detto da subito che la serie sarebbe stata diversa quindi non ho voluto confondermi le idee e non l’ho letto. Lo farò quando avremo finito. Per quanto riguarda la cupola io vivo la mia vita sotto una cupola! Si è capita la battuta? In un certo senso viviamo tutti sotto una cupola: ogni piccola comunità è un microcosmo che sembra vivere sotto una cupola".
R.L.: “Anche io ho il libro a casa e volevo leggerlo ma la serie presenta talmente tanti cambiamenti cruciali che ho preferito concentrarmi sulla sceneggiatura, lo leggerò quando avremo finito. Per quanto riguarda il significato della cupola mi piace molto la situazione che crea, in cui le persone sono costrette a confrontarsi con se stesse chiedendosi se sono quelle che scapperebbero da un aereo in fiamme per salvarsi o che invece tornerebbero indietro per aiutare gli altri e magari scoprono così di essere persone totalmente diverse da quelle che credevano. Mi piace esplorare questi aspetti del comportamento umano”.
Voi fate entrambi televisione, ma vi piace anche guardarla? Seguite qualche serie in particolare?
R.L.: “Sì, probabilmente vedo troppa televisione, soprattutto quando rientro dal lavoro: mi siedo sul divano e guardo altre persone raccontare storie. Guardo Game of Thrones e The Newsroom”.
D.N.: “In tv guardo soprattutto lo sport e i notiziari. Per quanto riguarda la fiction guardo Homeland e mi piacciono le commedie perché io tendo invece a recitare molti ruoli drammatici. Eastbound and down è una delle mie serie preferite”.
Pubblicato su TvZap.
Magazine Cinema
Dean Norris: ‘Divento cattivo grazie a Stephen King’
Creato il 14 ottobre 2013 da Valentinaariete @valentinaariete
Lui è stato per cinque stagioni Hank Schrader, agende della DEA di Albuquerque in lotta con Heisenberg, il signore della droga del New Mexico che in realtà è suo cognato Walter White (Bryan Cranston), in “Breaking Bad”, lei è stata la pericolosa vampira Victoria nei primi due capitoli della saga di Twilight: Dean Norris e Rachelle Lefèvre sono ora i protagonisti di “Under the Dome”, serie tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King, che racconta le vicende di Chester’s Mill, piccolo paesino del Maine che viene improvvisamente ricoperto da una misteriosa cupola.
GUARDA: Il video dell’intervista a Dean Norris e Rachelle Lefèvre
I due attori sono venuti al Roma Fiction Fest per presentare il finale della prima stagione di “Under the Dome”, trasmessa in Italia su Rai 2 e Rai HD dal 14 luglio 2013. Li abbiamo incontrati per sapere qualcosa di più sui loro personaggi e sulla loro idea di cosa significhi la misteriosa cupola.
Rachelle, il suo personaggio in Under the Dome, Julia, è una giornalista: una persona metodica e razionale che però deve affrontare situazioni e fenomeni paranormali. Com’è interpretare una persona in conflitto con la sua natura?
Rachelle Lefèvre: “E’ una sfida molto interessante per me perché nella realtà io sono un libro aperto, sono una persona molto espressiva, mentre Julia è pratica e metodica, e anche molto sensibile, e nell’impersonarla devo sempre lavorare di sottrazione cercando di non mostrare i suoi sentimenti. E’ un personaggio che non si mostra vulnerabile con gli altri, non si fa manipolare. Per me è una sfida perché io invece mostro sempre tutto”.
Dean, in “Breaking Bad” lei interpretava un personaggio buono dall’aspetto duro mentre qui è il cattivo che invece si presenta in modo affabile: com’è affrontare un simile cambiamento?
Dean Norris: “Beh è diverso. Per me è molto più interessante e più divertente interpretare un personaggio che ha una minore moralità: interpretare il cattivo è sempre più divertente. Sicuramente è stato bello interpretare Hank Schrader per sei anni, ma è una nuova sfida essere Big Jim”.
In Under the Dome girate entrambi molte scene d’azione: andate in barca, combattete. Vi piace mettervi alla prova fisicamente?
R.L.: “E’ molto divertente. Dean ha più scene d’azione di me, ma è molto divertente e a volte anche un po’ pericoloso. Sul set ci siamo fatti male, gli stunt non fanno tutte le nostre scene, molte le facciamo da soli: ci sono state molte situazioni in cui per dare maggiore realismo alla scena e dare il massimo per la serie mi sono un po’ spaventata”.
D.N.: “Sì abbiamo avuto delle situazioni allarmanti, ma è divertente, è una delle cose che preferisco nell’essere un attore, è come giocare a guardie e ladri con pistole che sembrano vere: è uno spasso”.
Avete letto il romanzo originale di Stephen King a cui si ispira “Under the Dome”? Per voi cosa significa la cupola?
D.N.: “Non ho letto il libro, ce l’ho e volevo leggerlo, ma i produttori hanno detto da subito che la serie sarebbe stata diversa quindi non ho voluto confondermi le idee e non l’ho letto. Lo farò quando avremo finito. Per quanto riguarda la cupola io vivo la mia vita sotto una cupola! Si è capita la battuta? In un certo senso viviamo tutti sotto una cupola: ogni piccola comunità è un microcosmo che sembra vivere sotto una cupola".
R.L.: “Anche io ho il libro a casa e volevo leggerlo ma la serie presenta talmente tanti cambiamenti cruciali che ho preferito concentrarmi sulla sceneggiatura, lo leggerò quando avremo finito. Per quanto riguarda il significato della cupola mi piace molto la situazione che crea, in cui le persone sono costrette a confrontarsi con se stesse chiedendosi se sono quelle che scapperebbero da un aereo in fiamme per salvarsi o che invece tornerebbero indietro per aiutare gli altri e magari scoprono così di essere persone totalmente diverse da quelle che credevano. Mi piace esplorare questi aspetti del comportamento umano”.
Voi fate entrambi televisione, ma vi piace anche guardarla? Seguite qualche serie in particolare?
R.L.: “Sì, probabilmente vedo troppa televisione, soprattutto quando rientro dal lavoro: mi siedo sul divano e guardo altre persone raccontare storie. Guardo Game of Thrones e The Newsroom”.
D.N.: “In tv guardo soprattutto lo sport e i notiziari. Per quanto riguarda la fiction guardo Homeland e mi piacciono le commedie perché io tendo invece a recitare molti ruoli drammatici. Eastbound and down è una delle mie serie preferite”.
Pubblicato su TvZap.
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