Nelle ultime settimane l’atmosfera si era fatta molto pesante attorno ai “Dear Jack”, le polemiche infuriavano eccitate sui canali “social” riservati al gruppo e i sostenitori, i cosiddetti “jackers” si erano spaccati, a favore di una o dell’altra fazione in guerra, la scelta, infatti, era schierarsi con i musicisti “di contorno” oppure abbracciare senza esitazione la causa del “frontman” uscente, Alessio Bernabei, è prevalso, comunque, nelle preferenze, il secondo partito, anche se non sono mancate accuse e persino insulti in rete al cantante.
Certo per i loro circa 300.000 “followers”, la notizia dev’essere stata peggio di una doccia ghiacciata, a giudicare da come hanno reagito, dando libero sfogo ai malumori e a tutta la loro rabbia su Internet. Tanto per placare le insistenti voci di insanabili screzi e contrasti all’ordine del giorno all’interno della “band” come si è ventilato dovuti a spinte troppo “divistiche” e accentuate tendenze egocentriche dell’ ”ex-vocalist”, i “Dear Jack” sono apparsi per l’ultima volta insieme ai microfoni di RTL 102,5 qualche giorno fa e in un clima da “volemose bene”, inscenando una “recita” probabilmente come da “diktat” della casa discografica, si sono salutati “fraternamente” e senza rancore, con l’augurio che tutto volga al meglio, una specie di separazione “consensuale” affrontata pacificamente, senza più “scosse” né sobbalzi.
La, si suppone, gradita novità, per i “fans”, è che non solo il complesso non si scioglierà, ma è attesissima una “new entry”, si tratta del giovanissimo (classe 1997) Leiner Riflessi, già semi-finalista nel 2014 a “X-Factor”, militante nella squadra del “rapper” Fedez; colombiano, cresciuto presso una famiglia adottiva di Vicenza, sul capo una folta cascata di “trucioli” nerissimi e crespi, pelle color cioccolata, sguardo di pece accattivante e “fendente”, a giudicare dai video apparsi su You Tube, relativi principalmente ad alcune prove sostenute nel “talent” di provenienza, va “a mille” nei brani in lingua inglese, due titoli a caso “What goes around comes around” di Justin Timberlake e “The first cut is the deepest” di Cat Stevens, a cui regala anche qualche lieve sfumatura alla Michael Jackson, che forse ha ormai assorbito a tal punto da non riuscire più a cancellare, questa è l’impressione, ha convinto meno, anche gli ammiratori, nell’inedito in italiano “Tutto quello che ci resta”, tutto cantato con una scansione dei versi “a singhiozzo” e ispirandosi più del dovuto al timbro e allo stile vocale di Marco Mengoni, senza perdere di vista Tiziano Ferro, meglio, decisamente, quando è “se stesso”, che non è poco, visto che, oltre che cantante, è autore, pianista, batterista e pure ballerino, di strada, volendo, ne può fare, le premesse non mancano.
E nel frattempo, aspettando il debutto ufficiale della formazione rinnovata, i Dear Jack scaldano i motori e non privano il “fandom” di comunicati entusiastici “Volevamo presentarvi Leiner Riflessi che da oggi entra nella nostra e vostra famiglia musicale … Siamo felici di cominciare insieme a lui questa avventura”.
Niente più “veleni” e lancio di coltelli, dunque, il nuovo componente del gruppo può davvero mettere tutti d’accordo? Si vedrà, visto che Leiner, per ecletticità musicale, è su un altro pianeta rispetto alle canzonette senza troppe pretese alla “Domani è un altro film”, che la casa discografica intenda intervenire allo scopo di assecondarne le caratteristiche, procedendo a un totale “restyling”, che potrebbe coincidere con un drastico cambiamento di rotta, capace di investire anche il repertorio musicale? E quale nuovo motto dei Dear Jack potrebbe sancire finalmente l’unità della boy band, ormai accantonato il tutt’altro che confacente, alla luce dei recenti sviluppi, “per sempre insieme” , forse il conosciutissimo “Tutti per uno, uno per tutti” reggerebbe meglio?
by Fede