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Deathtrap – Quando Diablo incontra l’enigmista

Da Videogiochi @ZGiochi
di Michele Lerda

I tower defense sono un genere relativamente antico ma che fino a qualche anno fa non hanno mai avuto occasione di mostrare tutto il loro reale potenziale. Nato agli inizi degli anni ’90 con Rampart, un gioco PC in cui bisognava difendere un castello posizionando numerosi cannoni, ha vissuto un periodo di relativa quiete, senza uscite che destassero particolare interesse fino al 2007 quando i browser game e la relativa facilità di sviluppo dei giochi in flash gli diedero una nuova giovinezza. Oggigiorno tutti conoscono Plants Vs Zombies ed è probabilmente merito di PopCap Games e di alcuni altri studi indipendenti se il genere è riuscito a diventare così famoso da entrare nella cultura di massa e ritornare su PC. Sviluppato da NeocoreGames, team che si è già fatto apprezzare per la serie dedicata a Van Helsing, Deathtrap è un tower defense che prova a re-inventare il genere proponendo un gameplay completamente differente da quelli a cui siamo abituati.

Deathtrap - Arte

OGNI PASSO UN MORTO

Lanciato il titolo si nota subito come Deathtrap non si perda molto nella trama, elemento di cui ai fini pratici non si sente una particolare necessità. Un portale demoniaco si appresta a vomitare orde di creature abbiette, starà a noi trovare il modo di bloccare il loro percorso diretto fino alla nostra base. La mappa di un regno fantasy farà da sfondo a tutte le nostre eroiche imprese, da qui una breve descrizione ci introdurrà di volta in volta allo scenario da affrontare, senza molte altre spiegazioni. Entrati nella prima arena, un comodo tutorial ci spiegherà tutte le meccaniche del gioco, cosa che si rivelerà molto utile visto il livello di difficoltà tarato verso l’alto. Le aree in cui verremo trasportati sono formate da un nucleo da difendere e da numerose vie che portano ad esso; ognuno di questi percorsi può essere modificato in alcuni punti prestabiliti, aggiungendo trappole sul terreno in grado di danneggiare o rallentare i nemici e creando torrette che faranno un danno più mirato. Ogni stage è formato da fasi alterne separate, una in cui posizionerete le difese ed un’altra in cui combatterete i mostri; preparato il terreno di scontro potrete far partire l’orda, qui starà a voi correre da un punto all’altro della mappa per eliminare le creature che riusciranno a passare i vostri marchingegni letali. I livelli sono formati da più ondate di intensità crescente, con nemici piuttosto stupidi in grado di non fare molto, oltre ad attaccare e correre contro la nostra base. A conclusione del livello troverete alcuni boss dotati di schemi di attacco decisamente più interessanti e se l’idea verrà sviluppata a dovere potrebbero essere uno dei punti di forza del gioco; in caso di morte, eventualità tutt’altro che scontata, ripartirete immediatamente dal vostro nucleo completamente rigenerati, l’unica energia che non dovrà mai raggiungere lo zero è quella della base, che in caso contrario vi costringerà a ricominciare lo stage daccapo.

Il gioco propone tre personaggi differenti: Sorceress, Mercenary e il Marksman, quest’ultimo al momento non ancora disponibile. Come potrete immaginare il mercenario userà fondamentalmente attacchi corpo a corpo mentre la Sorceress è specializzata nelle magie e nei danni a distanza. I comandi sono molto intuitivi e i giocatori un po’ più rodati si troveranno immediatamente a loro agio; on molto differente da quanto provato in Diablo-Van Helsing, il movimento e i due tipi di attacco sono affidati al mouse mentre con i tasti numerici dall’uno al quattro potrete richiamare le abilità principali del vostro eroe. Deathtrap possiede un aspetto economico piuttosto rilevante, qualunque dispositivo difensivo che costruirete avrà un costo e potrà essere aggiornato spendendo altro denaro virtuale; eliminando i nemici prima che arrivino a destinazione otterrete del denaro e vi verrà dato ogni volta che completerete una ondata di nemici. Deathtrap premia l’abilità più che la semplice sopravvivenza, maggiore sarà il numero di demoni che abbatterete e maggiore sarà il patrimonio che avrete a disposizione per organizzarvi in previsione dell’invasione successiva. Viceversa, morendo ripetutamente avrete molte meno risorse e questo renderà molto più difficile le fasi successive dello stage, abbassando drasticamente le vostre possibilità di successo. Le mappe necessitano di essere esplorate accuratamente prima di lanciare l’invasione dei nemici, procedendo con l’avventura queste diventeranno grandi e più complesse e i terreni di gioco presenteranno nuovi elementi interattivi come teletrasporti, forzieri segreti e potenziamenti per il combattimento, starà al giocatore quindi trovare il modo migliore per utilizzarli senza perdere tempo prezioso. Alcune mappe propongono anche obiettivi secondari da completare durante l’ondata, scelta sicuramente apprezzabile e in grado di rendere più dinamica ogni partita. Ogni ambientazione inoltre è giocabile in tre variabili e a difficoltà differenti, in modo da garantire agli amanti del genere una buona longevità. Tra uno stage e l’altro Deathtrap propone numerose meccaniche RPG con la possibilità di investire punti per potenziare le trappole, le abilità e le statistiche del personaggio; proseguendo con l’avventura potremo sbloccare un equipaggiamento sempre più potente, il gioco propone poi una sezione crafting dove creare oggetti magici, al momento però si attende l’arrivo di contenuti e sarebbe decisamente prematuro parlare della bontà o meno di questa sezione. Le ondate sono già affrontabili in modalità cooperativa, sfortunatamente non sono molti i giocatori online, anche a causa dello stato di sviluppo arretrato, essendo giunto su Steam come Early Access. Per il futuro attendiamo anche la modalità PvP annunciata.

Deathtrap – Quando Diablo incontra l’enigmista


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