Il padrone del magazzino, incurante della disgrazia, esigeva comunque la pigione. Che fare?La disperazione s'impossessò del suo animo altrimenti positivo e gioviale a dispetto di tutto: vedovo da anni, non aveva che la splendida e giovane figlia a fargli compagnia.Il padrone del magazzino, vecchio, col naso adunco e i viscidi modi da arraffone, propose dunque uno scambio riparatore: il matrimonio con la figlia per ripianare ogni debito. E, sicuro del fatto suo, fissò l'incontro in prossimità del laghetto per il mattino seguente.
Al mattino, volle apparire più buono di quanto non fosse, il vecchio nasone: offrì loro la possibilità di demandare tutto al destino. 'Mettiamo due sassi in un sacchetto: se lei prende il bianco, il debito sarà estinto e non ci sposeremo; se prende il nero, il debito sarà estinto e ci sposeremo; se rifiuta anche questa opzione, chiamerò le guardie e ti denuncerò''Accettiamo!' risposero in coro speranzosi. Il futuro visto attraverso un sasso...La figlia notò che il viscido proprietario raccolse lesto dalla riva due sassi neri e li mise rapido nel sacchetto. Tu cosa avresti fatto?Denunciare prontamente la situazione sarebbe stato gesto equivalente a rifiutare la scelta: il padre sarebbe comunque finito in carcere.Far finta di nulla e votarsi al 'martirio' compiendo la pretestuosa scelta: il sasso nero avrebbe significato comunque matrimonio. Col padre salvo, almeno.
Parola e sasso, una volta lanciati, non tornano più indietro.La morale della storia? Quando sembra che la vita ci chiuda in un angolo deridendoci, sta solo a noi trovare la soluzione per uscirne fuori. Soluzione ch'è sempre lì, a portata di mano.