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Debito del Lirico

Creato il 20 settembre 2011 da Nonzittitelarte

zedda_massimoL’ultima chance per sopravvivere

ZEDDA: NECESSARIO REPERIRE RISORSE
Il commissariamento è un rischio reale, serio, per ora serve concentrarsi su un modo per recuperare risorse. Il resto viene dopo»

CAPPELLACCI: SERVE UN TAVOLO TECNICO
Il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha sempre sostenuto l’opportunità di un tavolo tecnico come unica soluzione possibile.

DI BENEDETTO: RESTA IL SOVRINTENDENTE Per il momento il Sovrintendente del Lirico resta Gennaro di Benedetto almeno fino a quando non sarà riappianato il buco da venti milioni di euro.

Oggi incontro Zedda-Cappellacci per far fronte al buco da 20 milioni Possibile la ricontrattazione del mutuo per evitare il commissariamento

Il commissariamento della fondazione Teatro Lirico: oggi è il giorno decisivo per cercare di evitare l’altrimenti inesorabile. Il Lirico ha chiuso l’anno scorso con un passivo in bilancio di venti milioni di euro. Il ministero dei Beni culturali è stato molto chiaro: se fate la stessa quest’anno vi commissariamo. Il sindaco Massimo Zedda, che è pure il presidente della fondazione, lo sa bene: «L’unico ente in grado di farsi garante della situazione è la Regione», ha detto più e più volte. Oggi il neo primo cittadino incontrerà il presidente Cappellacci o una delegazione che rappresenti il presidente della Regione, se lui in persona non potesse essere presente al vertice.

Alla Regione sarà chiesto, in sostanza, di esporsi finanziaramente. Di ricontrattare il mutuo, per dirla con termini tecnici, per la copertura di quella voragine sulla quale a Roma non intendono soprassedere. Un piano finanziario per salvare il Lirico era già stato avanzato nel mese di maggio, poco prima delle elezioni amministrative. Banco di Sardegna e Consiglio d’amministrazione della fondazione avevano raggiunto un accordo per far fronte al debito nell’arco di vent’anni, con l’ente lirico che si sarebbe impegnato a corrispondere una somma variabile tra i settecento e i novecentomila euro l’anno fino ad estinzione definitiva. Come presidente del Cda c’era ancora Emilio Floris, che però non aveva firmato l’accordo «per ragioni di correttezza nei confronti del suo successore». Forse non immaginava, l’allora sindaco di Cagliari, che il suo posto sarebbe stato preso da Zedda. Fatto sta che la lettera del ministero dove si minaccia il commissariamento è stata recapitata proprio al trentacinquenne di Sinistra ecologia e libertà. Se la fondazione dovesse andare incontro a commissariamento, il Consiglio d’amministrazione verrebbe azzerato e il ministro Giancarlo Galan nominerebbe un delegato. Un commissario, appunto, che affiancherebbe il sindaco nella gestione del teatro.

Oggi si cercherà di scongiurare in ogni modo questo scenario. Che prevederebbe, tra le altre cose, l’applicazione dei contratti di solidarietà per i dipendenti del Lirico. Dipendenti sempre a rischio di non essere pagati. Ovviamente, in tutto questo calderone il nodo Di Benedetto appare come l’ultimo dei problemi. Se di nodo si tratta. Gennaro Di Benedetto è Sovrintendente del Lirico da pochi mesi.

Qualche giorno fa è stata approvata la stagione concertistica. A dicembre è programmata la Carmen: «con un nuovo allestimento». Non noleggiato come i precedenti durante la sua gestione. No, «in questo caso c’è stato il tempo per organizzarci, per discutere con la regista che dirigerà l’opera e che è già venuta a Cagliari più volte», aveva spiegato tempo fa. Sarà la prima opera – in epoca Di Benedetto – ad entrare a far parte del repertorio di matrice del lirico. Perché di questo l’avevano accusato i suoi detrattori, di aver cercato professionalità altrove. Per il momento, però, lui programma, «per il prossimo triennio, che poi è quello che un Sovrintendente dovrebbe fare». E il Cda glielo lascia fare. È chiaro che, una volta trovata una soluzione che consenta di far fronte al debito, servirà una figura in grado di garantire qualità ed “economia”. Di Benedetto, che non ha mai varato un piano industriale da quandosi è insediato, dovrà dimostrare di essere l’uomo giusto al momento giusto

di ROBERTO MURGIA [email protected]

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