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Debito di sangue - Recensione - PC

Creato il 28 febbraio 2014 da Intrattenimento

Il capitolo conclusivo per la saga di MercurySteam arriva anche su PC, e tecnicamente la differenza è netta

Dopo aver completato la spettacolare fase introduttiva di Castlevania: Lords of Shadow 2, la stessa vista nella demo, che contrappone Dracula alle truppe della Confraternita della Luce, lanciatesi all'assalto del suo castello portando con sé un enorme robot di legno e ferro, si assiste a un riassunto degli eventi narrati in Mirror of Fate e ci si chiede, sinceramente, se la gestione di questa particolare trilogia non sia stata manchevole; nello specifico, se non fosse il caso di raccontare la storia di Trevor e Simon all'interno di una cornice più importante rispetto a quella di un pur rispettabilissimo action platform. Al contempo, bisogna riconoscere al team spagnolo di aver messo in campo un coraggio non comune, accettando di fare una difficile scommessa e di incontrare quindi non poche difficoltà nel soddisfare le enormi aspettative che il finale del primo Lords of Shadow aveva generato. È arduo parlarvi di questo episodio conclusivo senza anticipare nulla della sua trama, del resto già l'incipit rappresenta uno spoiler non da poco per chi non ha ancora avuto occasione di cimentarsi con la serie; tuttavia nell'insolito mix fra presente e passato, che alterna ambientazioni urbane dal sapore gotico e tenebrosi dungeon pieni di creature mostruose, spicca la volontà di conservare quegli elementi che avevano reso memorabile l'esordio del franchise.

Croce e delizia

Debito di sangue
L'esperienza di Castlevania: Lords of Shadow 2 parte dunque da un sistema di combattimento sfaccettato e potenziabile su vari fronti, in cui la nostra arma di default, la terribile Frusta dell'Ombra, viene coadiuvata dalla Spada del Vuoto e dagli Artigli del Caos, oggetti capaci di sottrarre energia vitale agli avversari e distruggerne scudi e corazze, rispettivamente. A differenza del primo episodio, ora la visuale può essere controllata liberamente e ciò ha costretto gli sviluppatori ad apportare alcune modifiche a un impianto che comunque funziona ancora benissimo, sa essere altamente spettacolare e garantisce, grazie al sapiente uso dello "slow motion", una soddisfacente sensazione di impatto. Il bilanciamento della difficoltà appare perfettamente in linea con quanto visto in passato, dunque al livello di sfida normale gli utenti più smaliziati difficilmente si imbatteranno nel game over; ma avranno comunque pane per i loro denti, visto che i tanti nemici non si faranno pregare per affondare i propri colpi e bisognerà calcolare bene i tempi per poter utilizzare la parata in modo efficace, aprendo le difese del mostro di turno per inanellare devastanti combo e chiudere la pratica succhiandogli il sangue. Molto belli anche i boss, forieri di soluzioni visive ispirate e di un'enfasi sulle immancabili fasi alternative, in cui ad esempio ci viene chiesto di salire in groppa a un enorme avversario per ferirlo.
Debito di sangue
La componente narrativa, complice il contributo di Kojima Productions, rappresentava uno dei punti di forza del primo Lords of Shadow e in questo sequel perde inevitabilmente un pizzico di mordente, sfociando in tematiche tutt'altro che originali ma in ogni caso arricchite da qualche innegabile tocco di classe (vedi una delle prime scene, quando Gabriel deve recuperare il proprio aspetto e dunque cibarsi). I fan del capitolo originale potrebbero storcere il naso di fronte ad alcune rappresentazioni dello scenario moderno, ma si tratta di una sensazione che dura giusto il tempo di tornare, con i ricordi e le sensazioni del protagonista, al vecchio e affascinante castello. Ciò che fondamentalmente "non funziona" nel gioco sono le fasi stealth, ad esempio quelle in cui assumiamo la forma di un topo, visto che appaiono distanti dagli altri elementi del gameplay e non particolarmente ispirate. Per mischiare un po' le carte questo tipo di operazione ci sta, così come ci è sembrato adeguato il ricorso a sezioni platform più complesse rispetto a quelle degli esordi, in cui ogni tanto è bello capire dove bisogna andare e dove magari potremo tornare successivamente per scoprire qualche segreto, grazie all'impostazione in stile sandbox di alcune location. È buffo che la critica internazionale abbia bocciato senza appello questo genere di sperimentazioni, pronta magari a punire allo stesso modo la riproposizione tal quale del modello originale. Castlevania: Lords of Shadow 2 - Videorecensione
Debito di sangue - Recensione - PC
Castlevania: Lords of Shadow 2 - Videorecensione

La versione PC

A prescindere dall'accompagnamento sonoro, che vanta su tutte le piattaforme una straordinaria qualità per quanto concerne le musiche di Oscar Araujo, coadiuvate da effetti e dialoghi (in inglese) all'altezza della situazione, la grafica di Castlevania: Lords of Shadow 2 dà in assoluto il meglio di sé su PC. La versione console del gioco, pur riuscendo a rimediare ai problemi di frame rate che avevano caratterizzato il primo episodio, gira infatti a una risoluzione sub HD, 1024 x 720 pixel, e utilizza al contempo effettistica e texture in bassa risoluzione.

Debito di sangue
In ambiente Windows le cose stanno diversamente e fa molto piacere che gli sviluppatori di MercurySteam si siano impegnati in tal senso, consegnandoci innanzitutto un prodotto che gira a 1080p e 60 fps fissi anche sulle configurazioni di fascia media (nel nostro caso 80-120 fotogrammi al secondo con vsync disattivato), e in secondo luogo inserendo nell'operazione un pacchetto di texture in alta definizione ed effettistica avanzata che contribuiscono ad aumentare la definizione delle trame e la qualità delle superfici in modo sostanziale. Certo, l'implementazione di feature supplementari come la tessellation, per conferire ulteriore spessore a determinati scenari e migliorare i contorni dei modelli poligonali, talvolta "grezzi", sarebbe stata gradita; ma non è davvero il caso di lamentarsi della qualità della versione PC, che fra le altre cose ci propone cinematiche calcolate in tempo reale anziché semplici filmati, come invece spesso accade nelle produzioni multipiattaforma. Le opzioni a disposizione per regolare la qualità della grafica sono molteplici, anche se non scendono mai nel dettaglio: oltre all'attivazione o meno delle texture HD e alla scelta della risoluzione, è possibile impostare la qualità dell'antialiasing (anche se non viene chiarita la tecnologia utilizzata), del motion blur, delle ombre, della profondità di campo, dei particellari e dell'illuminazione. Il gioco supporta sia i comandi via mouse e tastiera che il controller per Xbox 360, con quest'ultimo che naturalmente viene riconosciuto in automatico, dispone dello stesso layout visto sulla console Microsoft e rappresenta la scelta migliore per godere dell'esperienza, letteralmente disegnata attorno a tale dispositivo.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • Processore: AMD FX 8320
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 770 Jetstream
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 8
  • Requisiti Minimi
  • Processore: Intel Core 2 Duo da 2,4 GHz o equivalente AMD
  • Scheda video: compatibile DirectX 9 con 512 MB di RAM
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows XP SP3
  • Requisiti Consigliati
  • Processore: quad core
  • Scheda video: compatibile DirectX 9 con 1024 MB di RAM
  • Memoria: 2 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 7

Pro

  • Grafica molto più fluida e dettagliata su PC
  • Sistema di combattimento solido e spettacolare
  • Campagna duratura e coinvolgente

Contro

  • Alcuni aspetti del gameplay non convincono
  • Alla lunga, privo di grandi spunti

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