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Vorrei poi ringraziare di nuovo Gpg Imperatrice per le utili dritte che mi ha dato per continuare ad analizzare con più accuratezza i dati sul debito pubblico nazionale.
Ed eccovi al nuovo aggiornamento di dicembre. Come preannunciato nello scorso post, andrò a illustrarvi sia il debito lordo (quello comunemente analizzato) e sia quello netto, cioè, lasciatemi passare la semplificazione, il debito lordo detratta tutta “la liquidità dell’apparato pubblico”.
Dai confronto dei colori si evince in maniera molto chiara come, se ci soffermassimo al solo debito lordo, la situazione sembri in via di miglioramento. Però, andando a osservare la variazione annuale del debito pubblico netto la situazione appare ancora in alto mare. Infatti, a dicembre 2011, il debito netto è aumentato di 53 miliardi rispetto al 2010, il secondo maggior aumento mai registrato negli ultimi 6 anni per il mese di dicembre. E nel breve la tendenza sembra favorire un aumento nei prossimi mesi, come si può evincere da quest’altro grafico.
Il debito pubblico, dal 2009, continua a crescere a ritmi maggiori del 2,5% annuo, e ciò impedisce al rapporto debito/Pil di stabilizzarsi sul lungo termine. Solo quando il debito pubblico (sia lordo che netto, la tendenza di fondo è simile) comincerà a crescere a ritmi vicini alla crescita del Pil, allora il rapporto comincerebbe a stabilizzarsi.
Tanto per farvi capire, il debito pubblico in valore nominale comincerebbe a calare solo con rilevazioni negative. Sapete quand’è successo l’ultima volta? Luglio 1933, anno di fondazione del INFPS, divenuto poi l’odierno INPS nel 1943!