Nella seconda giornata dei Campionati europei di Debrecen, l’Italnuoto conquista altre due medaglie. Nei 100 rana Fabio Scozzoli è oro col tempo di 1’00″55, davanti all’ucraino Dymo e all’altro azzurro Mattia Pesce (1’00″93). Male Alessia Filippi nei 200 dorso.
Due medaglie da aggiungere al bottino azzurro, il primo oro per far battere le mani a tempo sulle note dell’inno italiano, scena ormai classica che ci auguriamo di rivedere più volte qui a Debrecen nell’Ungheria orientale.
RANA Per la prima, intanto, ci ha pensato Fabio Scozzoli, nuovo campione europeo dei 100 rana. Nell’albo d’oro il suo nome verrà dopo quello di Alexander Dale Oen, il ranista norvegese (campione europeo e mondiale in carica) scomparso prematuramente il 30 aprile scorso. A lui Fabio Scozzoli aveva promesso di rendere omaggio con un podio. A lui dedica la sua prima medaglia d’oro in vasca lunga su questa distanza: “Oggi l’oro è per Alexander, con cui ho condiviso tutti i miei successi“. A Budapest, a Shanghai, a Stettino. Sempre sul podio insieme. Come oggi in fondo…
Dietro Scozzoli (1’00″55, tempo non eccellente) si piazza l’ucraino Valeriy Dymo, mentre anche il bronzo è azzurro. Terzo ma senza gioia chiude Mattia Pesce, più rabbuiato per il crono, che non gli permettere di avvicinare il sogno olimpico (1’00″93 oggi, serve almeno 1’00″45), che contento per la prima medaglia internazionale a livello assoluto.
FILIPPI Ecco l’unica nota negativa della giornata. Alessia Filippi è settima nella finale dei 200 dorso, specialità nella quale ha guadagnato il pass olimpico, con un crono (2’11″20) e una prestazione non incoraggiante. L’atleta romana passa a metà gara lentissima, ma non ha ancora (o forse non più) la capacità di rimonta nelle ultime vasche. Difficile, infatti, che un’atleta della sua esperienza, anche se da poco rientrata nel nuoto ad alto livello, non riesca a tenere riferimenti in acqua. Domani sugli 800 sl un test importante per capirne di più.
AZZURRI – Non lascia nulla di intentato Mirco Di Tora nella finale dei 100 dorso: azzarda il passaggio, lotta per le medaglie, ma alla fine cede e chiude “sbarellando” al quinto posto (54″78). Oro per il greco Grigoriadis (53″86).
Bene le ragazze impegnate nella finale dei 50 farfalla: Silvia Di Pietro è quinta (26″44), Ilaria Bianchi settima (26″55) nella gara vinta dalla svedese Sjoestroem (25″64). Per entrambe le azzurre si tratta del nuovo primato personale con costumi in tessuto, chissà che sulla doppia distanza non si possa avvicinare il tempo limite per volare a Londra (i 50 non sono disciplina olimpica).
IL RESTO – Nei 50 farfalla, unica finale di giornata senza italiani protagonisti, arriva il secondo titolo europeo consecutivo per lo spagnolo Munoz Perez (23”16) che precede il francese Bousquet e il bielorusso Tsurkin.
DOMANI – Eliminatorie come sempre al mattino, ma il gioco per le medaglie è al pomeriggio. Nella finale dei 1.500 sl gli azzurri Samuel Pizzetti e Gregorio Paltrinieri arrivano con i due migliori tempi delle batterie. A loro il compito di arricchire il medagliere azzurro. Difficile che possano fare altrettanto Alice Mizzau, in finale nei 100 stile libero col primato personale (55″07), Chiara Boggiatto, settimo crono nelle semifinali dei 100 rana (1’08″87) e Federico Turrini, ultimo tempo d’accesso per l’atto conclusivo dei 200 misti (2’01″17).
Riccardo Marchese
(per Vavel Italia)