Dynasty Warriors sbarca sulla prossima console Sony con una versione aggiornata del suo più recente capitolo
Se volete capire cosa vuol dire in ambito videoludico l'adagio "i gusti sono gusti", dovreste guardare nella direzione di Koei: il publisher giapponese ha una storia ormai trentennale che, soprattutto nella seconda metà della sua esistenza è stata contraddistinta dallo sviluppo dei così detti musou, titoli d'azione considerati ripetitivi e tutti uguali a loro stessi dai più, ma apprezzati e sostenuti da un consistente zoccolo duro di appassionati. Tra serie, spin off e giochi su licenza Koei ha sviluppato decine di hack and slash contribuendo a consolidare un genere unico e di nicchia, oramai radicato e distintivo. L'ottavo capitolo di Dynasty Warrios, in particolare, ha di recente raggiunto i mercati occidentali dividendo in maniera piuttosto netta la critica, che in larga parte non gli ha riconosciuto particolari meriti, ma trovando grandi consensi tra gli appassionati. Gli stessi che saranno contenti di sapere dell'arrivo di Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends, versione rivista e corretta che abbiamo provato al Tokyo Games Show 2013 in formato PlayStation 4.
Forti queste leggende…
Le principali ragioni per cui Dynasty Warriors 8 è stato molto apprezzato, anche da noi in sede di recensione, e ha una larga schiera di sostenitori risiedono nella diversità di personaggi controllabili e nella loro ottima caratterizzazione, narrativa e storica ma soprattutto ludica.
Un punto di partenza fondamentale per rendere avvincente l'usuale processo di eliminazione di centinaia e centinaia di nemici che affollano le mappe di gioco. Il sistema di armi stesso si è presentato dotato di uno stato di profondità inedito per la saga, che ha convinto chi era rimasto deluso dal settimo capitolo e da alcune promesse non mantenute che finalmente Koei ha intrapreso la strada giusta. Xtreme Legends costruisce su queste basi aggiungendo ad ogni personaggio un secondo attacco speciale EX e permettendogli di portarsi sul campo di battaglia fino ad un massimo di tre "guardie del corpo" controllate dall'intelligenza artificiale. L'introduzione più interessante coinvolge comunque la modalità Ambition. Questa opzione di gioco permetteva di sviluppare il proprio centro abitato, arricchendolo di personaggi non giocanti e servizi nel tempo, mano a mano si vincevano le tre tipologie differenti di battaglie ad esso collegate. Bene, quella modalità è stata utilizzata come scheletro per creare una sorta di simulazione di guerra che, sempre completando le sfide e le missioni proposte, chiederà di riunire sotto il proprio comando l'impero Han. Non abbiamo provato il nuovo Ambition Mode, non essendo disponibile nella demo del TGS 2013, ma se dovesse essere sviluppato a dovere potrebbe di certo rappresentare un extra molto interessante. Modifiche di minor entità, come nuovi costumi e classifiche online, si sommano infine a quello che su PlayStation 4 dovrebbe essere un importante salto in avanti tecnico. DualShock 4 alla mano abbiamo apprezzato i modelli poligonali dei protagonisti, rifatti da zero proprio per Dynasty Warriors 8 e qui valorizzati dalla risoluzione maggiore, così come la maggior fluidità garantita dal surplus di potenza della nuova console Sony. D'altra parte gli ambienti risultano nel complesso ancora molto spogli e si vede che Koei, nonostante l'engine aggiornato, lavori su una base di partenza che oramai ha parecchi anni sul groppone. Nessuno comprerà comunque PlayStation 4 per giocare Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends, piuttosto chi già ha in mente di farlo potrà contare su una versione migliorata e corretta di un capitolo ritenuto valido, forte di una settantina di personaggi controllabili, meccaniche rinnovate e tanti contenuti. Insomma non una killer application ma un gradito regalo ai fan. Dynasty Warriors 8: Xtreme Legends - Trailer TGS 2013