1. Tutti i falegnami hanno diritto a lavorare.
2. Nessuna donna può esentarsi o essere esentata dal divenire oggetto della creatività del falegname.
3. Qualsiasi donna può e deve sentirsi libera di iniziare, collaborare e/o terminare l’attività del falegname.
4. Ogni falegname è tenuto a raccogliere/pulire eventuali scarti di produzione.
5. Anche in questo caso ogni donna può e deve sentirsi libera di intervenire nella maniera che ritiene più opportuna.
6. L’attività di falegnameria non esenta dai doveri coniugali ed è quindi da considerarsi “attività extra-coniugale”.
7. Il diritto al lavoro e alla creatività non da diritto a violare la privacy di persone terze (di qualsiasi razza, credo, sesso, o età). Pena il sequestro/rimozione coatta degli strumenti di produzione.
8. Tutto il materiale utile o necessario allo svolgimento dell’attività del falegname deve essere distribuito gratuitamente. Ogni inosservanza della presente regola sarà punita per legge.
9. Tutte le attività di falegnameria devono essere eseguite in luoghi appropriati e lontano da persone che non ne desiderino seguire lo svolgimento.
10. Lavorare troppo favorisce l’insorgenza di cecità.
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