Deceduto steve jobs, gigante della tecnologia

Creato il 06 ottobre 2011 da Bagaidecomm @BagaideComm

Jobs nel 2008

Il mondo piange oggi Steve Jobs. A 56 anni si spegnel’immenso genio co-fondatore di Apple, riconosciuto per i suoi immensicontributi nella tecnologia: dal più promettente prodotto in circolazione di personal computer negli anni Settanta eOttanta, ai più recenti iPod, iPad e iPhone.Questi ultimi hanno ridisegnato la vita quotidiana diinnumerevoli popolazioni attraverso il globo. Il presidente USA Barak Obamanota in una dichiarazione ufficiale dedicata a Jobs che: “Non può esserci maggior tributo al successodi Steve del fatto che molti nel mondo hannosaputo della sua morte con un dispositivo che lui ha inventato”. E in effettil’ex-presidente Apple sta venendo ora commemorato dai fan nel mondo conprocessioni, candele e raduni di fronte ai negozi di Apple.E’ a Palo Alto in California che ci lascia Jobs - divoratoda un cancro al pancreas con cui già lottava da anni - circondato dalla suafamiglia.Nasce nel 1955 proprio in California (a San Francisco). Lì isuoi genitori biologici scelgono di lasciare che venga adottato. Non silaureerà all’università, ma studierà comunque calligrafia. Dopo una parentesilavorativa con “Atari”, inventa, grazie al suo genio, il personal computer inun garage. Il suo studio della calligrafia gli tornò così utile: permettetutt’oggi ai computer di avere le diverse tipologie di scrittura disponibili.Intanto negli anni Novanta, Steve Jobs creò “Pixar”, l’azienda, braccio dellaDisney, responsabile tra le altre di produzioni cinematografiche di animazionecome “Toy Story” (1995), nella quale Jobs è accreditato come produttoreesecutivo.Se questi successi sono più che sufficienti per rendere suscala mondiale un uomo amato e celebrato in vita, e pianto nella sua perdita, c’èun ulteriore episodio che lo ha reso ancora più amato, celebrato e, oggi,pianto. Nel 2005, Steve Jobs si rivolge ai neolaureati della StanfordUniversity, in un discorso che rimane un’ispirazione per moltissimi, al di làdegli studenti di Stanford (già pubblicato sul Bagai de Comm in questo post). In quelle sue parole, Jobs ha invitato i giovani aseguire il proprio cuore, visto che “sa già in qualche modo ciò che si vuoleveramente diventare”, di credere in qualcosa di più grande, visto che neimomenti più drammatici della vita lui lo ha fatto e ha capito che era tuttoparte di un piano più grande. Infine esorta a “stare affamati” e a “starefolli”, visto che è in ciò che lui ha trovato ispirazione nella sua vita.
Patrick Castelli

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