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Decine di morti tra i manifestanti nella Libia di Gheddafi. Berlusconi: “La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno”

Creato il 19 febbraio 2011 da Risibilmostra

Decine di morti tra i manifestanti nella Libia di Gheddafi. Berlusconi: “La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno”La delicatezza e la riservatezza del nostro resistente Presidente del Consiglio sono proverbiali. Anche di fronte ad un massacro dei manifestanti libici non si permette di farsi sentire dall’amico Gheddafi. Se ne esce con un sibillino: “La situazione è in evoluzione e quindi non mi permetto di disturbare nessuno”. Già, non bisogna disturbare il manovratore, probabilmente l’attempato campeggiatore libico starà preparando raffinati strumenti per ricostruire il consenso attorno alla sua quasi divina persona. Strumenti che magari avrà trovato sul mercato mondiale delle armi, prodotti all’avanguardia per massimizzare i risultati e garantire alla sua progenie una Libia pacificata ed osannante. Non sarà certo l’amico italiano a disturbarlo dalle sue preoccupazioni, lo stesso amico che gli ha permesso di inscenare pacchiane rappresentazioni nella capitale, mettendogli a disposizioni hostess per le sue sparate parareligiose e per il suo ego ipertrofico. Non sarà certo l’amico italiano a soccorrerlo se le cose volgeranno al peggio, semmai prenderà le distanze da un dittatore che aveva addomesticato con le sue straordinarie doti dialettiche e il fascino che incanta gli interlocutori internazionali (vedasi i cablogrammi di Wikileaks sul giudizio lusinghiero che i capi di stato di mezzo mondo hanno espresso sul nostro amato resistente). Ben Ali, Mubarak, ora Gheddafi: quanti amici caduti in disgrazia!



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