Non sarebbe proprio il caso di fare stupidi giochi di parole come quello che ho voluto fare nel titolo di questo post. Ma la situazione è così tanto seria che pare non poter essere vera.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ieri sera ha declassato L’Italia portandola a due gradini più in basso. Ormai non si parla più nè di tripla A, nè di doppia A, ma si è scesi direttamente alla classificazione “tripla B +”, la stessa classificazione che “vantano” nazioni come Perù, Colombia, Kazakstan.
Da qui il titolo di questo post: Declassati da Tre Monti a Un Monti soltanto.
Un mio divertissement, come dire.
Ma non soltanto un mio ingenuo divertissement, ma anche una pura realtà dei fatti, in quanto con Monti si sta precipitando ancora più velocemente di quando i Monti erano tre, Tremonti.
Non voglio dare nessuna colpa dell’ulteriore declassamneto al nuovo governo, certo, ma è altrettanto vero che solo un Bersani, una Bindi, un Fini e un Casini, potevano dare, come hanno fatto, la colpa della crisi a Berlusconi.
Anche se un po’ di vero ci sarebbe in queste accuse, ma solo se si capovolgono i termini del problema, ovvero, l’Italia ha davvero perso un po’ della sua credibilità nell’ultimo periodo di Berlusconi, ma soprattutto perchè l’opposizione ha buttato sulla tavola dei carichi di briscola contro l’ex presidente, sparando a zero sulla credibilità del nostro Paese agli occhi delle agenzie di rating. Non possiamo nasconderci che lui ha fatto del suo, ma l’opposizione pur di sputtanarlo non si è curata di sputtanare l’Italia intera.
la colpa della situazione italiana, quindi, non è di chi governa oggi, nè di chi ha governato ieri o l’altro ieri.
La colpa è da suddividere equamente tra tutti. Tutti quelli che hanno governato senza curarsi del bene dell’Italia e degli Italiani tutti, ma si è curato solo i propri interessi.
Tutti, nessuno escluso, hanno arraffato a man bassa dove hanno potuto e anche dove non avrebbero potuto, considerando la gestione della cosa pubblica come un’opportunità unica, da non perdere, per fare i propri porci comodi e i loro loschi affari.
Anche i minsitri e i sottosegretari del governo tecnico della trasparenza appena partito – con tutto il suo rigore verso la povera gente – sulle mangiatoie e sul “magna tu che magno io” non hanno niente da imparare dai governanti che li hanno preceduti.
Ecco perchè il resto del mondo ci paragona al Kazakstan, al Perù e alla Colombia.
Una brevissima nota anche per monsieur le President de la France, maritò della Brunì: non è mai simpatico godere dei guai degli altri mentre si fa fatica a sopravvivere ai propri guai, anche più grossi, ma che abbiano tolto la tripla A anche alla Francia e al suo presidente, confesso che un po’ mi fa godere.
Pooocoooo eeeh? Ma godo!
IL CRONISTA
Magazine Società
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