Giardiniera golosa quale sono
non riesco più di tanto a rispettare i miei preventivi di acquisto del verde, la trasgressione è sempre in agguato e le tentazioni spesso e volentieri ricadono su piante con attraenti fioriture dalle tonalità violacee.
Sarà per questo che amo tutte le viole spontanee del mio bosco-giardino che nel tempo ho integrato con una piccola collezione di altre varietà. In questo momento sono fiorite le ultime violette canine colorate da una delicata sfumatura.
Ai piedi della bella Rosa Bourboniana Souvenir de la Malmaison ho invece da poco messo a dimora una piantina di Geranium x oxonianum ‘Claridge Druce’. Molto rifiorente, come tutti i geranium presto si propagherà formando un folto tappeto alto circa 45-50 centimetri, che impedirà il proliferare delle infestanti. I fiori rosa/lilla con venature più scure fioriscono dalla primavera fino a tarda estate. Ama terreni normali ma ben drenati e preferisce esposizione di mezz’ombra. Questa cultivar è stata introdotta in commercio intorno al 1900 in onore di G. Claridge Druce (1850-1932), botanico britannico, il farmacista, collezionista di piante e sindaco di Oxford.
Aubretia (o Aubrezia) dovrebbe fare il suo buon lavoro di tappezzante e ricadente ai piedi della Rosa Cornelia ospitata in un mastello in legno. E’ una perenne che fiorisce abbondantemente da marzo a maggio con bei fiorellini a quattro petali tipici della famiglia delle Cruciferae, alla quale appartiene. L’altezza della pianta non supera i 15 centimetri e per mantenere un’aspetto compatto è bene tagliarla, a fine fioritura, ad un’altezza di 5 centimetri. In estate diventa quasi secca a causa del caldo, ma si riprende e in autunno.
È ottima per decorare muri a secco o giardini rocciosi e rapidamente forma bellissimi cuscini verdi. Non teme il freddo, ama il sole e gradisce irrigazioni regolari ma moderate.