Anderson Luis de Souza, meglio noto come Deco, ha deciso di dire basta. Il centrocampista ora alla Fluminense in Brasile ha annunciato oggi che appenderà le scarpette al chiodo all’età di 35 anni. I minuti che lo vedranno protagonista mercoledì saranno gli ultimi di una carriera durata 17 anni.
Il giocatore brasiliano-portoghese ha lasciato la sua impronta nel corso degli ultimi anni. E’ stato il playmaker di Mourinho al Porto con cui ha vinto una coppa Uefa nel 2003 e la Champions League l’anno successivo, classificandosi al secondo posto nella graduatoria per il pallone d’oro, vinto da Shevchenko.
Qualunque maglia abbia indossato, Deco ha saputo lasciare il segno. Lo dice Mourinho che lo definisce un giocatore di classe mondiale e lo ribadisce Scolari che non l’ha voluto convocare nel Brasile quando avrebbe potuto farlo per via della doppia nazionalità del giocatore ed è soddisfatto della propria scelta per aver così fatto il bene del giocatore e del Portogallo con la cui maglia è arrivato alla finale di Euro 2004 persa contro la Grecia.
Le prestazioni durante l’europeo sono valse un contratto con il Barcellona di Rijkard che lo rende il suo uomo di riferimento a centrocampo. Deco riesce ad imporsi sul terreno di gioco, fa brillare la sua tecnica, la sua incredibile visione di gioco e la sua qualità finalizzando giocate per Eto’o e Ronaldinho. Lo stesso Rijkard afferma che Deco è l’ago della bilancia della squadra, quando manca lui tutta la formazione non riesce ad esprimersi al meglio. In un centrocampo con Xavi e Rafael Marquez, Deco conquista il consenso di tutti. Vince due campionati e ancora una Champions League nel 2006, risultati che gli valgono il rispetto dei più grandi. “Deco non parla molto - dichiara Messi - ma quando apre bocca lo ascoltano tutti.“
Nello stesso anno, come un faro guida la nazionale ai mondiali, cedendo solo alla Francia in semifinale e concludendo la competizione al quarto posto.
Viene acquistato dal Chelsea con un contratto di tre stagioni, sperando di poter continuare a calcare i palcoscenici internazionali con la stessa brillantezza di sempre ma non tutto va come previsto. Complice una serie di infortuni, la prima stagione con i Blues è deludente, la squadra arriva terza e viene eliminata in semifinale dal Barcellona. L’anno successivo, Ancelotti gli preferisce Ballack, Mikel e Lampard e le apparizioni di Deco diventano sempre più rare. Nel 2010 il rapporto con il Chelsea si interrompe e Deco passa alla Fluminense, in Brasile, dove vince due campionati consecutivi.
A marzo risulta positivo al furosemide, un farmaco diuretico il cui utilizzo è vietato dall’Agenzia Antidoping Mondiale. E’ stato sospeso, in via cautelativa, fino a giugno ed in seguito il tribunale ha accolto il ricorso del giocatore che sosteneva di non essere a conoscenza del divieto sull’uso del farmaco utilizzato comunque a sua insaputa. Unico neo in una carriera meravigliosa.
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