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Decreto flussi, Cgil denuncia: “disservizi nel sistema informatico ma il ministero non interviene”‏

Creato il 20 gennaio 2011 da Lalternativa

Il Patronato Inca Cgil, denuncia i continui blocchi del sistema informatico del ministero per le domande di nulla osta al lavoro per il decreto flussi 2010. A tre giorni dall’avvio della procedura telematica – spiegano – gli uffici del Patronato si trovano nella impossibilità di supportare quei datori di lavoro che, pur in un momento così difficile sul piano occupazionale, fanno richiesta di assunzione di manodopera straniera.

“Questa situazione inaccettabile – sottolinea Morena Piccinini, presidente Inca – sta creando gravi disagi agli utenti, all’organizzazione del lavoro degli uffici e alla stessa immagine del Patronato”. “Peraltro – aggiunge – il ministero degli Interni, nonostante le preoccupazioni espresse più volte dopo le esperienze passate nelle scorse edizioni, non ha mai coinvolto il Patronato in nessun confronto che aiutasse l’avvio regolare dell’inoltro telematico delle richieste. Nell’unico incontro, che si è tenuto il 12 gennaio, a 5 giorni dall’avvio della procedura, il ministero degli Interni si è limitato a illustrare le modalità tecniche del sistema informatico, senza dare la possibilità ai Patronati di intervenire nel merito”.

“Ancora una volta – rileva Piccinini – questo Governo mentre pretende il rispetto delle regole da parte degli immigrati, agisce senza alcun riguardo verso gli immigrati stessi e  i patronati, che si sono impegnati ad agevolare e ad aiutare i datori di lavoro nell’inoltro delle domande. Per questa ragione, visto che mancano pochi giorni al 31 gennaio, ovvero al primo click day (così chiamato perché è una procedura che si può vedere ed eseguire solo da un computer, in via telematica, collegandosi al sito del Ministero dell’Interno) e il perdurare del disservizio, denunciamo come venga a mancare il tempo indispensabile per poter istruire adeguatamente le domande di gestione dei flussi. Pertanto, diventa indispensabile che il Ministero si faccia carico di questa situazione, sospendendo l’intera procedura, prorogando i termini per i click day fino a quando non sarà in grado di garantire la ripresa dell’operatività senza alcun blocco”.


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