Il Governo porrà domani la fiducia sul decreto Irpef. Che procede a rilento, nell’aula di Palazzo Madama. L’ennesimo slittamento è dovuto al grande numero di emendamenti (circa 700), sui quali manca il parere della commissione Bilancio. E che renderà quindi inevitabile per l’esecutivo il ricorso alla fiducia, dato che il testo è atteso in seconda lettura a Montecitorio il 13 giugno e dovrà ricevere il via libera entro il 23.
È stata intanto trovata una soluzione di compromesso per il braccio di ferro tra Partito democratico e Nuovo centrodestra, con la decisione di rinviare alla legge di Stabilità l’ampliamento del bonus fiscale alle famiglie monoreddito con figli a carico. Una scelta forse non del tutto indolore per il partito guidato da Alfano, che in campagna elettorale aveva fatto dell’estensione del bonus un cavallo di battaglia. Le opposizioni contestano apertamente la scelta della maggioranza e parlano di un provvedimento assolutamente inefficace per il rilancio dell’economia, che promette miracoli ma in realtà aumenta le tasse.
Oltre che di bonus fiscale, il provvedimento si occupa di razionalizzazione della spesa pubblica e dei pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione. Altro nodo da sciogliere, le norme sulla Rai. Il via libera dell’aula del Senato è comunque atteso per domani.
Redazione Libera e Forte