Il Decreto Legge n.133/2014 denominato “Sblocca Italia” contiene importanti misure su diversi temi quali edilizia, tutela del territorio, infrastrutture di comunicazione ed energetiche.
Inoltre abbiamo elementi strategici all’articolo 35 dove si parla di termovalorizzatori, si fa riferimento a “Misure urgenti per l’individuazione e la realizzazione di impianti di recupero di energia, dai rifiuti urbani e speciali, costituenti infrastrutture strategiche di preminente interesse nazionale”.
Entro 90 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, saranno individuati dal Governo gli impianti “esistenti o da realizzare per attuare un sistema integrato e moderno di gestione di tali rifiuti atto a conseguire la sicurezza nazionale nell’autosufficienza e superare le procedure di infrazione per mancata attuazione delle norme europee di settore”, facendo quindi incrementare questo settore.
I tempi delle procedure di espropriazione per pubblica utilità, di Valutazione di Impatto Ambientale e di Autorizzazione Integrata Ambientale verranno inoltre dimezzati per velocizzare l’iter burocratico.
Le vere indicazioni politiche in fatto di energia, sono descritte negli articoli 36, 37 e 38.
Questi mostrano nuove “Misure urgenti in materia di energia a favore degli interventi di sviluppo delle regioni per la ricerca di idrocarburi, l’approvvigionamento e il trasporto del gas naturale” (gasdotti, rigassificatori e stoccaggio) e soprattutto precisazioni sulla “valorizzazione delle risorse energetiche nazionali”.
Il Governo s’impegna quindi nell’esplorazione e nell’estrazione d’idrocarburi sul nostro territorio e a ridurre la dipendenza energetica da soggetti stranieri.
Evidenziamo che un’azione simile era stata fatta dal presidente degli Stati Uniti Obama all’inizio del suo secondo mandato, per far fronte al moltiplicarsi dei conflitti in area mediorientale e ucraina.
Per quanto ci riguarda, auspichiamo che il Governo oltre agli idrocarburi pensi anche alle fonti rinnovabili disponibili, vantaggiose e poco ancora utilizzate italiane.