133 sì (della maggioranza) e 99 no (di tutte le opposizioni), nell’aula di Palazzo Madama per il decreto sull’emergenza abitativa. Tra le novità introdotte dal Senato, la cedolare secca al 10 per cento per gli affitti nei comuni colpiti da calamità naturali, interventi di edilizia in favore degli anziani e la possibilità di inserire una clausola di riscatto nel contratto di affitto degli alloggi sociali. E, ancora, divieto di allacciamento ai servizi essenziali per gli abusivi, che saranno esclusi dalle graduatorie per cinque anni.
Sono stati invece bloccati dalla commissione Bilancio gli emendamenti che prevedevano l’Imu al 4 per mille per gli affitti a canone concordato e quelli dei relatori, che esentavano dall’Imu la prima casa di residenti all’estero e di anziani e disabili ricoverati in istituti. Mentre è stata ritirata la contestata proposta di modifica che stanziava 50 milioni di euro per le fondazioni lirico-sinfoniche attingendo dal fondo per i debiti della pubblica amministrazione.
Sono le norme che stabiliscono l’aumento delle accise per incrementare i fondi per l’Expo di Milano e le misure per combattere l’abusivismo, a essere fortemente contestate da Sinistra ecologia e libertà, Movimento 5stelle e Grandi autonomie e libertà. Il provvedimento, che scade il 27 maggio, passa ora all’esame della Camera.
MC