La manovra finanziaria recentemente convertita in legge dal Parlamento ha proceduto ad una drastica razionalizzazione della spesa pubblica; sotto la mannaia dei tagli sono finite anche le agevolazione per le imprese e le famiglie.
L’obiettivo è risparmiare qualcosa come 160 miliardi di euro, lo strumento sono i tagli ai regimi di esenzione e di favore fiscale; le imprese chiedono a gran voce che tra le spese tagliate non rientrino anche le deduzioni Irap.
Per quanto concerne le famiglie, invece, si riparla di reintrodurre l’Ici sulla prima casa, di tagliare la deduzione sui canoni di locazione, il tutto nel quadro di una pressione fiscale in aumento.
Da quanto appreso da Reuters Abi, Confindustria e altre associazioni datoriali avevano chiesto due settimane fa al governo di muoversi sul fronte delle liberalizzazioni, cessioni del patrimonio immobiliare e investimenti in infrastrutture e energia. Le imprese hanno anche chiesto tagli alla spesa pubblica e una riforma previdenziale che preveda di elevare a 65 anni dal 2012 l’età per il pensionamento di vecchiaia delle donne del settore privato come avviene per il pubblico e di abolire l’attuale regime per le pensioni di anzianità.
Berlusconiai cronisti alla Camera ha detto: “Stiamo riflettendo, soldi non ce ne sono. Stiamo cercando di inventarci qualcosa”…