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Dedicato a chi mi segue.

Da Maestroorso

In questo post voglio portare a conoscenza i lettori del mio Blog, che vedo numerosi, un articolo de: l'Altro  giornale di Verona, che sintetizza in modo realistico il mio percorso artistico, ringraziandoli  del loro tempo e fiducia.
Maestroorso
                                                                                                       
                                                                                                                   
                                                                                                                     
                                                                                                                     
                          
Dedicato a chi mi segue.Amore per la scultura. Passione per lo stile
romanico. Questo è M,Orso. Nato a
San Giorgio di Valpolicella Verona nel 1949, oggi
l’artigiano abita a Balconi di Pescantina Vr. Ha
frequentato la Scuola d’Arte Paolo Brenzoni di Sant’Ambrogio «che mi ha permesso
di formarmi e crescere» ricorda l’artista. Da
ex allievo, poi, ha insegnato nella Scuola
Paolo Brenzoni perfezionando il lavoro
degli studenti e condividendo con raffinati
artigiani locali la passione per il marmo. «È
stata preziosa la vicinanza dello scultore
Sahal Swartz, insegnante della Columbia
University, e della moglie Naoco Kumasaka, affermata scultrice – continua Benetti -.
Negli anni, l’animo di artisti veronesi come
Riccardo Cassini, Gaetano Renzo Sandri,
Lao K, Ernesto Bussola, Luigi Brazzarola,
Giuseppe Cinetto, Raffaele Bonente, Libero
Cecchini, Antonio Zocca, e tanti altri, mi ha
aiutato a migliorare e arricchire la mia sensibilità». Nel maggio del 1993, l’artigiano
ha esposto alcuni suoi lavori a Verona all’interno della galleria d’arte il Foro, dietro
l’omonima chiesa di San Giovanni, «evidenziando un percorso affine all’arte medievale – spiega Benetti – riscoprendo la sobria
e istintiva bellezza dello stile romanico. Nei
miei lavori cerco di cogliere i particolari,
spesso da foto o rappresentazioni, dando poi
un’interpretazione personale dei rilievi.
Metto sempre qualcosa di mio, pur rimanendo affine all’originale. Perché lo stile romanico? Probabilmente per una questione di
imprinting. San Giorgio di Valpolicella è un
paese romanico. Ho imparato a voler bene a
quel tipo di scultura fin da ragazzo. Sono
convinto che più si conosce il passato,
meglio si riesce a vivere il presente. Una
delle opere a cui sono più affezionato è la
Madonna con il Bambino di Antonio Rossellino».
 Ma M.Orso non è solo uno scultore: ultimamente, l’artista ha infatti scoperto
un altro interesse,  la fotografia. «Proprio
così – conferma l’artista -. Mi piace girare
qua e là per la Valpolicella e immortalare le
immagini che mi colpiscono maggiormente.
Il nostro territorio vanta davvero paesaggi e
particolari molto belli. Dopodichè ci sono
pure le chiese, i monumenti e l’Adige che
meritano di essere visti. Ho cominciato a
fare qualche scatto e, piano piano, sono
stato coinvolto sempre di più». E aggiunge:
«Non ho sogni particolari nel cassetto. Mi
lascio trasportare dalla passione e dagli
eventi. Se passeggiando noto qualcosa
che mi incuriosisce,lo archivio.
Matteo Sambugaro

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