Dedicato al mio Maestro Fabrizio….

Da Gaobi

Un uomo decise di cercare il maestro perfetto. Lesse molti libri, fece visita a un’infinità di saggi, li ascoltò, discusse con loro e si esercitò, ma finiva sempre per ritrovarsi pieno di dubbi e di insicurezze. Dopo vent’anni incontrò un uomo le cui parole e le cui azioni corrispondevano perfettamente alla sua idea di persona totalmente realizzata. Il pellegrino non perse tempo e disse: «Tu mi sembri proprio un maestro perfetto: se è così, il mio viaggio è giunto al termine!».

«In effetti» rispose il maestro «puoi chiamarmi in quel modo». «Allora, ti prego, accettami come tuo discepolo!» implorò l’uomo. «Questo non posso
farlo» rispose il saggio «perché, per quanto tu desideri un maestro perfetto, lui, dal canto suo, può accettare solo un discepolo perfetto!».  Il maestro arriva solo quando il discepolo è pronto, e mai prima: non può essere diversamente e non può accadere in nessun altro momento della vita. Solo quando il discepolo sarà pronto e maturo gli apparirà il maestro: prima deve imparare a vedere e ad ascoltare, e deve creare nel suo cuore la capacità di sentire. Se sei cieco, come può apparirti il sole? Anche se lo facesse, non te ne accorgeresti!

Se non sei capace di vedere, al mondo non esisterà alcuna bellezza; i fiori sbocceranno, ma non per te, le stelle riempiranno il cielo di uno splendore immenso, ma tu non le vedrai… Al mondo non esiste nessuna bellezza se non puoi vederla! Se nel tuo cuore non c’è amore, non troverai mai la persona amata: bisogna soddisfare il prerequisito di fondo, perché solo l’amore può trovare l’amato, solo gli occhi possono cogliere la bellezza, e solo le orecchie sanno ascoltare musiche e melodie…

Purtroppo ci sono davvero tante persone – e sono la maggioranza – che si ostinano a cercare qualcosa che sta fuori da loro, senza aver creato una ricettività
corrispondente dentro di sé. Ho incontrato molti ricercatori che cercavano un maestro, ma erano totalmente inconsapevoli del fatto che il discepolo fosse del
tutto assente: e se il discepolo non esiste, come può trovare un maestro?

Il maestro non è un semplice fenomeno oggettivo che si trova fuori da te: prima di tutto dev’essere una realtà presente nel tuo cuore! Essere un discepolo richiede una preparazione, implica una sete, un desiderio ardente e una grande passione per la verità. Ma nonostante l’assenza di tutte queste cose, le persone si mettono alla ricerca di un maestro – e non stupisce certo che non lo trovino! Non lo troveranno mai, e anche se ne incontreranno parecchi, continueranno a non
accorgersene.

Come puoi vedere il maestro se non ti rendi vulnerabile? Come puoi incontrarne uno se non sai nemmeno cosa voglia dire essere un discepolo? Il punto di partenza della ricerca consiste nell’essere un discepolo! Il vero ricercatore non si preoccupa del maestro, non si chiede dove sia: l’unica cosa che gli interessa è creare il discepolo dentro di sé, come diventare un allievo, come essere aperto alla realtà, e come agire partendo da uno stato di innocenza e non in base a un qualche sapere.

Se vivi basandoti sul sapere, incontrerai molti insegnanti, ma non troverai mai nessun maestro. Se sai già una cosa o pensi di saperla, ti imbatterai solo in altri eruditi, in altra gente che sostiene di saperne più di te: incontrerai soltanto le persone che puoi incontrare, ossia altri individui come te. Un uomo che si muove
basandosi sui saperi che ha accumulato incontrerà molti insegnanti e imparerà molte cose – ma non troverà mai un maestro.

Per incontrare un maestro, devi essere un bambino, devi essere del tutto innocente e non possedere alcun sapere; la tua mente deve essere vuota e colma di passione per la verità, ma non deve contenere alcuna convinzione in proposito: questa è la condizione adatta al vero apprendimento – e a quel punto non è necessario andare da nessuna parte, perché sarà il maestro a venire da te!

Tratto da : La creazione del presente di Osho.

Gaobi


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