Pachamama "Madre Terra" nella mitologia Inca
Successivamente a questa visione "orizzontale" dell'esistenza (vivere in comunione e a dipendenza della natura) che ha portato la società a modellarsi in forma matriarcale, tendenzialmente pacifica e contadina, si sovrapponerà un'altra componente , una visione "verticale" e maschile, quella forse apportata dalle migrazioni dei popoli nomadi e guerrieri denominati "società dei Kurgan" oppure proto-indoeuropei, che farà prevalere la società patriarcale, e accanto al culto della dea ci sarà un dio.
L'uomo primitivo scopre così la discesa e risalita, incarnazione per via materna e spiritualizzazione per via paterna, le due strade di discesa e di salita dello spirito, come descritte dalla famosa scala di Giacobbe, funzionali entrambe nel ciclo delle esistenze umane.
Contraccambiata Cibele di questo amore oppure no, fatto sta che Attis decise invece di sposare una mortale, la figlia del re di Pessinunte. Durante il banchetto nunziale di Attis, cala la follia tra gli invitati per opera dell'invidioso Agdistis o Cibele. Lo stesso Attis ne cade vittima, si evira e muore ai piedi di un albero di pino. Infine Cibele disperata dalla sua morte ottiene dagli dei di poter conservare in vita l'amato Attis, forse trasformato in pino, ma si tratta solo della conservazione del corpo in uno stato vegetativo (questa è una importante differenza che si dissocia dalla Risurrezione del Cristo).
Albero e frutto di melograno
Così termina il mito.E' interessante considerare l'aspetto psicologico di questo racconto,tanto che come tanti miti greci ha ispirato termini psicanalitici, ad esempio di "madre cibelica" per indicare una madre che un attaccamento patologico e morboso verso il figlio.Certo è che, come si spiegava in precedenza della società matriarcale invasa ad un certo punto della storia umana da popoli di cultura patriarcale, questo incontro di culture avevo dovuto portare grandi sconvolgimenti, tanto che una divinità pacifica e materna, a causa del trauma e forse delle violenze del maschio , si era trasformata in una dea vendicativa e che bastava a se stessa (ovvero che genera da sola, per partogenesi).Fonti e approfondimenti:
- Wikipedia, Cibele
- Treccani, Enciclopedia dell'Arte Antica, Cibele
- Tanogabo, Magna Mater, Cibele la madre di tutti gli dei
- Cerchio della Luna, Cibele
- Esonet : il culto dela dea
- Alessio Mannucci, Megalesia Dies Sanguinis
Fonti immagini:
Melograno, autore : ccrrii, da Flickr, Creative Commons licence