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Deep Purple: cinque ‘mostri sacri’ in concerto a Pontoglio

Creato il 27 novembre 2011 da Scribacchina

Di ritorno dall’ispezione all’Oratorio di Pontoglio guidato dal buon Don Andrea, Scribacchina vergò di suo pugno il seguente scritto. Venne pubblicato per confermare – nonostante l’incredulità generale – che il concerto dei porporati non era bufala.

Vedo ora che il prezzo del biglietto era ancora in lire: sembran secoli fa, cari soliti lettori… ho quasi la pelle d’oca. 35mila lire.

… Come? 35mila lire?
Un momento: facciam quattro rapidi calcoli. 

35mila lire per il concerto dei Deep Purple nel 1999 fan 18,08 euri odierni.
Controllo il prezziario del concerto che lorsignori tennero a luglio 2011 (proprio pochi mesi fa) in Verona, location Arena: il posto più economico, in gradinata non numerata (una sorta di piccionaia, via), ben 34,50 euri. Il meno economico, poltronissima numerata, prezzo da svenimento di ben 74,75 euri. L’equivalente delle ormai antiche 145mila lire.

Considero come il costo della vita (e con costo della vita, cari soliti lettori, intendo qui il mantenimento dell’anima e delle sue passioni) sia degenerato da dodic’anni a questa parte.

Considero pure come il prezzo del biglietto del concerto di John De Leo, evento di cui parlai ampiamente, sia – a conti fatti – inadeguato: soli 10 euri. E non fate gl’increduli, ho le prove: dietro richiesta, posso mostrarvi l’estratto conto della scribacchinica carta di credito.

Qui, soliti lettori, c’è qualcosa che non mi quadra. Debbo indagare.
A meno che non sia proprio necessario applicar i freddi teoremi della domanda e dell’offerta.
Essì, perché – diciamocelo – passiam da prezzi gonfiati a tariffe esageratamente pop.

Comunque.
In entrambi i casi, una ritoccatina ai prezzi io gliela darei.

***

Deep Purple - Anteprima del concerto di Pontoglio, 1999

Luglio 1999

Non ci potevamo credere; eppure, tante volte la realtà supera la più felice fantasia. E’ tutto vero, le notizie che circolano da pochi mesi sono assolutamente corrispondenti alla realtà. I Deep Purple, supergruppo hard-rock sulla scena da decenni, terrà una data a Pontoglio, esattamente il 18 luglio; e se in un primo momento può stupire il fatto che il luogo dell’evento sia l’Oratorio di Pontoglio, ad un esame più approfondito lo stupore lascia spazio all’ammirazione per il frizzante ed attivo mondo oratoriense della cittadina bresciana.

E’ interessante vedere come accanto ad un avvenimento di caratura nazionale (il concerto dei Purple, appunto) l’Oratorio di Pontoglio riesca a portare avanti numerose altre iniziative: cineforum in lingua inglese, grest, incontri di approfondimento e prevenzione sul problema delle nuove droghe, organizzazione di feste per giovani e di un viaggio in Francia nella seconda metà di agosto, oltre a varie attività (che qui non menzioniamo interamente per problemi di spazio) nell’area sportiva, sociale, artistica e informatica.

I concerti pontogliesi stanno diventanto un’istituzione per l’estate: due anni fa si fece una serata con i Pitura Freska, mentre l’anno scorso parteciparono Samuele Bersani e i CSI. Proprio ai CSI l’oratorio è particolarmente legato: con il Consorzio Suonatori Indipendenti vengono organizzati anche durante l’anno altri avvenimenti (come il concerto dei Marlene Kuntz di qualche mese fa).

***

DEEP PURPLE IN CONCERTO
- un’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Pontoglio e del Centro di Aggregazione Don Bosco -
Domenica 18 luglio, campo di calcio dell’Oratorio di Pontoglio (Brescia)

PROGRAMMA DELLA GIORNATA
- ore 18, apertura cancelli
- ore 19, inizio concerti palco B (suoneranno Ross, Verdena, Tillion e Lychnis)
- ore 21, inizio concerto palco principale

Durante la serata funzionerà un servizio bar e cucina; il concerto avrà luogo anche in caso di pioggia. Parcheggio custodito e coperto per tutti i motociclisti.

Costo biglietto: £ 35.000 + prevendita
Per informazioni: tel. 0347 5527785
Prevendite in Bergamo: Box Office (tel. 035 236787) e Disco Star (via Borgo Palazzo)

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Chi sono i Deep Purple – I Deep Purple (oggi formati da Ian Paice, Jon Lord, Ian Gillan, Roger Glover e Steve Morse) hanno rappresentato, fin dagli esordi alla fine degli anni sessanta, l’anima più sincera e divertente dell’hard rock, il genere del quale possono essere considerati i fondatori. Coerenti sia nella musica che nella vita, i Purple hanno ottenuto nel corso degli anni il favore del grande pubblico, attratto non soltanto dalla musica genuina, ma anche dalla loro anima puramente rock, inattaccabile dagli ingranaggi dello star system. Di origine britannica, formatisi ufficialmente nel 1968, i Deep Purple incidono per due anni alcuni dischi di discreto successo; la formazione subisce alcuni cambiamenti, fino ad arrivare a quella definitiva del 1970, con Jon Lord alle tastiere, Ian Paice alla batteria, Ritchie Blackmore* alla chitarra, Ian Gillan alla voce e Roger Glover al basso. Il primo album decisivo è In Rock, del 1970; a questo fanno seguito alcuni lavori miliari della band: Fireball (1971), Machine Head (1972, album contenente la celeberrima Smoke On The Water, forse il brano più conosciuto dei Purple), Made In Japan, Burn, Perpendicular, Come Taste The Band, Perfect Strangers e molti altri ancora. Una curiosità: pochi sanno che nella prima edizione discografica della rock opera Jesus Christ Superstar fu proprio Ian Gillan ad interpretare la parte di Gesù. Un disco rarissimo, d’accordo; ma se si ha la fortuna di poterlo ascoltare, si può capire perché Gillan è considerato il più grande interprete rock mai esistito.

* Ricordiamo che Ritchie Blackmore suonerà stasera, sabato 3 luglio, al Castello Sforzesco di Vigevano; di lui e della sua esibizione in terra pavese parleremo nel prossimo numero.


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