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Default Argentina e Opportunità dai Bond Emergenti

Da Investireoggisicuro

 

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Ora che sono finiti i mondiali di calcio, l’Argentina, dopo aver sfiorato di uscirne vincitrice, deve ora fare nuovamente in conti nei prossimi giorni con il rischio di un secondo default.

Purtroppo la decisione pesante della Corte Suprema americana che impone allo stato argentino di rimborsare la somma di 1,5 miliardi di dollari per i titoli andati in default a favore del fondo “avvoltoio” NML Capital, mette nuovamente l’Argentina sulla scia di un secondo default.

 

La sentenza del giudice prevede che tutti i creditori dei vecchi bonds argentini, sia di quelli che aderirono alla ristrutturazione e sia di quelli che non accettarono (ribelli), siano trattati in modo uguale. Ed è proprio questo aspetto che potrebbe aprire nuovamente le porte al nuovo default dal momento che se si dovessero accodare alla richiesta di rimborso fatta e vinta dal fondo NML Capital anche tutti gli altri creditori allora la somma da pagare salirebbe enormemente verso la cifra stimata di 15 miliardi di dollari, rendendo inevitabile un nuovo crack.

Inoltre, dal 30 giugno scorso e fino al 30 luglio prossimo, è iniziato il periodo di “grazia” per lo stato argentino perché sono stati bloccati i fondi che servivano a pagare le cedole dei titoli ristrutturati e quindi se il governo argentino non sarà in grado di trovare una giusta mediazione si apriranno le porte al default tecnico.

Tuttavia però a ben guardare l’andamento dei cds del paese pare che il mercato, dopo una forte impennata del rischio paese, non sia così preoccupato.

Al popolo argentino e ai risparmiatori non resta che sperare nel bene. Se allarghiamo lo sguardo ai bonds dei paesi emergenti a livello mondiale, al di là dei riflessi negativi temporanei che potrebbero scatenarsi in caso di nuovo default dell’argentina – paese non sistemico – sembra quasi paradossale affermare che esiste una concreta opportunità nell‘ investire in questo tipo di asset class

Le principali ragioni di questa opportunità stanno nel fatto che ad oggi i bonds dei paesi emergenti in valuta locale godono di un rating di buona solvibilità (A-), la loro valuta diversifica il rischio euro, e dopo quasi un triennio di rallentamento economico ci sono già dei segnali di miglioramento.

E proprio analizzando anche il grafico dell’ etf emerging market bonds, si nota come dopo il forte calo delle quotazioni avvenute l’anno scorso, i corsi sembrano ritrovare la forza al rialzo , favoriti anche dall’incrocio al rialzo delle medie mobili di breve e medio termine. Pertanto sembra prospettarsi all’orizzonte uno scenario favorevole alla continuazione dei prezzi dell’etf analizzato. Lo scenario negativo ritornerebbe con i prezzi al di sotto di area 55-60.

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