Secondo questo articolo di Stephanie Seneff una lunga lista di malattie tra le quali diabete, obesità, Alzheimer, malattie cardiache, depressione, morbo di Crohn, cancro, sindrome da fatica cronica, colite ulcerosa, atrofia muscolare, potrebbero essere tutte con-causate da una mancanza di zolfo.
Qui di seguito la traduzione dell'articolo Sulfur Deficiency pubblicato da Stephanie Seneff (PhD) sul sito della fondazione Weston A Price.
Deficit di Zolfo Un possibile co-fattore di obesità, malattie cardiache, morbo di Alzheimer e sindrome da fatica cronica
Lo zolfo è, per massa, l’ottavo elemento più comune nel corpo umano, dopo ossigeno, carbone, idrogeno, azoto, calcio, fosforo e potassio. I due aminoacidi contenenti zolfo, metionina e cisteina, giocano ruoli fisiologici essenziali nel corpo umano. Tuttavia lo zolfo è stato costantemente sottovalutato dalle persone che si occupano di deficit nutrizionalit. Infatti l’accademia nazionale delle scienze non ha nemmeno assegnato una dose minima raccomandata per lo zolfo. Una conseguenza di questo limbico status nutrizionale dello zolfo è che esso viene omesso dalla lunga lista di integratori che vengono comunemente addizionati (in maniera artificiale) a cibi popolari come i cereali.
Deficit non rilevatiLo zolfo si trova in un grande numero di cibi e, di conseguenza, si assume che praticamente ogni dieta dovrebbe contenere il necessario apporto minimo giornaliero. Ottima fonte sono le uova, le cipolle, l’aglio, e le verdure a foglie verde scuro come il cavolo e i broccoli. Carne, frutta secca e frutti di mare contengono pure zolfo. La metionina, un aminoacido essenziale, si trova essenzialmente nel bianco dell’uovo e nel pesce. Una dieta ricca in cereali (pane e altri prodotti a base di cereali) è facile che sia deficiente di zolfo. Inoltre, cibi come mais e soia vengono disassemblati nelle loro componenti (che hanno ognuna una precisa denominazione chimica) e poi riassembalti per ottenere cibi altamente processati. Lo zolfo viene perso lungo la strada, e ugualmente si perde la consapevolezza che questa perdita possa essere importante.
Gli esperti si sono recentement resi conto che l’impoverimento di zolfo nel suolo genera seri problemi alle piante [17], e questo anche a causa dell’aumentata efficienza dell’industria agricola degli Stati Uniti, che si è fermamente consolidata con la sua struttura di mega-fattorie altamente tecnologizzate. Si stima che gli uomini ottengano circa il 10 per cento del loro fabbrisogno di zolfo dall’acqua potabile. È notevole il fatto che le persone che bevono acqua con basso residuo fisso hanno una probabilità più alta di soffrire di malattie cardiache rispetto a quelle che bevono acqua più dura [2]. Molte possibili ragioni sono state suggerite per spiegare questo fatto, e quasi ogni traccia di metallo è stata considerata a tale scopo [3]. Tuttavia credo che la ragione reale possa essere semplicemente che l’acqua dura è più probabile che contenga zolfo.
Zolfo e percentuali di obesità
Mentre la dottoressa Miller propone che il fattore benefico possa essere l’alto consumo di pesce e l’associata alta assunzione di grassi omega-3, si scontra con il problema che gli Islandesi che si trasferiscono in Canada e continuano a mangiare molto pesce non godono della stessa bassa percentuale di depressione ed attacco cardiaco. Secondo il mio punto di vista, la chiave per la buona salute degli Islandesi si trova nella catena di vulcani che costituisce la colonna dorsale delll’isola, posizionata sopra la dorsale medio-atlantica.
La dottoressa . Miller rimarca che la massiccia emigrazione verso il Canada fu dovuta alle intense eruzioni vulcaniche del tardo 1800, che coprì la regione sud orientale del paese. Ciò significa, ovviamente, che i suoli oggi sono altamente arricchiti di zolfo. I cavoli, le barbabietole e le patate che sono gli alimenti principali della dieta islandese stanno presumibilmente fornendo agli Islandesi più zolfo rispetto a chi segue una dieta Americana.
Due misteriose molecole Adesso viene la questione difficile: perché la mancanza di zolfo porta all’obesità? La risposta, come capita spesso in biologia, è complicata, e parte di ciò che teorizzo è al momento solo una congettura.Lo zolfo è noto come un minerale con valenza curativa, ed una mancanza di zolfo porta spesso a dolore ed infiammazione associato cone vari disordini a livello di muscoli e di scheletro. Lo zolfo gioca un ruolo chiave in molti processi biologici, uno dei quali è il metabolismo. Esso è presente nell’insulina, l’ormone essenziale che promuove l’utilizzazione dello zucchero derivato dai carboidrati per dare energia alle cellule dei muscoli ed alle cellule del grasso. Tuttavia, la mia vasta ricerca nella letteratura scientifica mi ha portato a considerare due misteriose molecole che si trovano nel sangue e in molte altre parti del corpo: la vitamina D3 solfatata e il colesterolo solfatato [35].
In seguito ad esposizione al sole, la pelle sintetizza la vitamina D3 solfatata, una forma di vitamina D che, a differenza della forma non solfatata, è solubile nell'acqua. Di conseguenza tale molecola può muoversi liberamente con la circolazione sanguigna invece che dovere essere incapsulata all’interno del colesterolo LDL (il cosìddetto colesterolo “cattivo”) per il suo trasporto [1]. La forma di vitamina D che è presente sia nel latte umano [19] che nel latte crudo delle mucche [2] è la vitamina D3 solfatata (la pastorizzazione del latte di mucca distrugge tale molecola). Anche il colesterolo solfatato viene sintetizzato nella pelle, dove forma una parte curciale della barriera che tiene lontani i batteri nocivi ed altri micro-organismi come i funghi [35].
Il colesterolo solfatato regola il gene per una proteina detta profilaggrina, interagendo come un ormone con il recettore nucleare ROR-alpha. La profilaggrinaè il precursore della filaggrina, che protegge la pelle da orgnaismi invasivi [31, 24]. Una mancanza di filaggrina è associata con l’asma e con l’artrite. Quindi il colesterolo solfato gioca un ruolo molto importante nella protezione dall’asma e dall’artrite. Questo spiega perché lo zolfo è un elemento curativo.Come la vitamina D3 solfatato, il colesterolo solfatato è anche solubile in acqua, ed anch’esso, a differenza del colesterolo, non deve essere incapsulato dentro il colesterolo LDL per essere distribuito ai tessuti.
E qui pongo l’interessante domanda: dove vanno la vitamina vitamin D3 solfatato ed il colesterolo solfatato una volta che vanno in circolo nel sangue, e che ruolo giocano nelle cellule? Sorprendentemente, per quanto ne so, nessuno lo sa. È stato determinato che la forma solfatata della vitamina D3 non è per niente efficace nel trasporto del calcio, il ben noto ruolo “primario” della vitamina D3 [29]. Tuttavia, la vitamina D3 ha sicuramente molte altre funzioni positive (e ne vengono scoperte sempre di più man mano che passa il tempo) tra le quali una funzione di prevenzione nei confronti del cancro, l’aumento dell’immunità nei confronti delle malattie infettive, e la protezione contro le malattie cardiache.
I ricercatori non comprendono ancora come essa possa espletare tali azioni benefiche, che sono state osservare empiricamente ma che rimangono inspiegate dal punto di vista fisiologico. Tuttavia io sospetto fortemente che sia la forma solfatata di questa vitamina la portatrice di tali benefici effetti, e adesso spiegherò le ragioni di questo mio convincimento.Una caratteristica molto speciale del colesterolo solfatato, che lo distingue dal colesterolo non solfato, è la sua notevole agilità: a causa della sua polarità esso può passare liberamente attraverso le membrane cellulari, quasi come un fantasma [30]. Questo significa che il colesterolo solfatato può entrare facilmente in una cellula del grasso o in una cellula muscolare. Sto sviluppando una teoria che si basa sull’ipotesi che il colesterolo solfatato giochi un ruolo essenziale nel metaboloismo del glucosio per queste cellule. Qui sotto mostrerò come il colesterolo solfatato può proteggere le cellule del grasso e le cellule dei muscoli dal danno dovuto all’esposizione al glucosio, un pericoloso agente riducente, e all’ossigeno, un pericoloso agente ossidante.
Argomenterò inoltre che, con un livello insufficiente di colesterolo solfatato, le cellule grasse e le cellule muscolari vengono danneggiate, e come conseguenza divengono intolleranti al glucosio, incapaci di processare il glucosio come fonte di energia. Questo succede dapprima alle cellule muscolari ma in seguito eventualmente anche alle cellule del grasso. Le cellule del grasso divengono luoghi di deposito per il grasso per fornire energia ai muscoli, perché i muscoli sono incapaci di utilizzare il glucosio come fonte di energia. Eventualmente le cellule del grasso divengono anche troppo danneggiate per rilasciare i grassi in esse accumulati. Il tessuto adiposo quindi si accumula nel corpo.
fine della prima parte
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