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Deficit dimezzato, la Turchia è già oltre la crisi

Da Smconsulenzaweb

In un anno il passivo del Paese è passato da 18,03 a 9,36 miliardi di dollari. Boom di investimenti nell’energia eolica

Tra il 2010 e il 2011 la Turchia è riuscita in una piccola impresa: dimezzare il proprio deficit di bilancio passando da 18,03 a 9,36 miliardi di dollari. Il risultato, come illustrato da ministro delle Finanze turco Mehmet Simsek e segnalato da Assocamerestero, è stato possibile attraverso un maggior gettito fiscale (+20,5% tra 2010 e 2011 per complessivi 136,6 miliardi di dollari) ma, più in generale, a un incremento totale del 16,4% di tutte le voci che fanno parte delle entrate del bilancio dello Stato. Questa drastica misura ha permesso di contenere il disavanzo di bilancio all’1,4% del Pil (era dell’11,5% nel 2002) che si sarebbe potuto attestare anche allo 0,5% se il Paese non avesse dovuto assumersi il costo finanziario degli aiuti in occasione del terremoto che ha scosso la Provincia di Van (6,3 miliardi di dollari).
Simsek ha segnalato inoltre che nel 2011 la Turchia ha registrato un avanzo primario di 13,3 miliardi di dollari, tre volte maggiore di quello del 2010. Secondo il ministro la fase peggiore della crisi è ormai superata tanto da far supporre che, grazie a recenti positivi segnali e ad una buona iniezione di fiducia nei mercati, i livelli di crescita potenziali della Turchia possano rimanere invariati, a dispetto della pesante crisi del debito che sta investendo l’Eurozona.
ENERGIA EOLICA. Ma nell’anno appena trascorso il governo di Istanbul ha investito molto anche in energie rinnovabili tanto da posizionarsi tra i primi Paesi nella produzione di energia elettrica da fonte eolica. Registrando un incremento in questo capo del 36%, la Turchia ha superato l’Irlanda posizionandosi al 10° posto a livello europeo.
BusinessPeople

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