Bel titolo, eh?
Comunque, mi sono messa a leggerla tutta, la letterina firmata, uau, da Napolitano, Monti, Fornero, Profumo, Patroni Griffi, Passera e Severino.
Sì, lo so che non è una lettera, ma fa niente.
L’ho letta. Con crescente entusiasmo. perché, a parte che spiegava che cosa sono gli insegnamenti formali, informali e non formali (doppio uau), mi aspettavo che si parlasse di competenze, di definizione degli standard, in poche parole, mi aspettavo che il presente decreto legislativo definisse le norme generali e i livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali, ecc. [/cit.]
Invece.
cercasi competente articolo 5
Dice soltanto che si farà qualche comitato tecnico non pagato (cioè: chi va in comitato fa già un lavoro, si spera, e per il lavoro sulle competenze non verrà pagato, comma 5, tipetuto due o tre volte, non vi diamo niente nemmeno come rimborso spese, sia chiaro, bon).Il comitato tecnico dovrà, farà, individuerà, definirà, deciderà.
Alla fine, avremo un sistema di certificazione delle competenze (bene), che non dovrà abbassarsi sotto i livelli minimi (benissimo: se un fanciullo o virgulto deve essere certificato su livelli almeno minimi di competenze, è bene che chi decide che cosa certificare abbia anch’esso un livello minimo di competenze, nel suo ambito, con tutto il rispetto).
Comunque.
Io la letterina me la sono letta tutta.
Peccato che non abbia letto l’articolo 5.
L’articolo 5 non c’è.
Qualcuno (competente) ha copiato due volte il 4 e si è dimenticato il 5.
Ditemi voi che cosa certifico io adesso…