di Rina Brundu. Io li chiamo gli altri esseri, mai animali. Mi pare che il termine “animale”, per sua natura neutro, connoti caratteristiche riconducibili soprattutto agli esseri umani, e lo dico senza retorica. Io li chiamo gli altri esseri e credo che solo chi ha convissuto o tuttora vive con un gattino, un cagnolino o un essere di altra specie possa capire, senza troppe spiegazioni, perché lo faccio.
Negli ultimi due anni, il fotografo Yun-Fei Tou, si legge sulla pagina Facebook Memento Mori, ha fotografato migliaia di altri esseri morenti. “Ha portato un momento di tenerezza e di dignità a migliaia di vite che altrimenti non l’avrebbero conosciuta, ha documentato le loro facce così che non siano dimenticate. È un uomo che ha saputo ispirare gli altri e la prova che anche una sola persona può fare una differenza”.
Di Yun-Fei Tou si legge anche una breve dichiarazione: “Ho visitato almeno tre canili per due volte la settimana e ho scattato migliaia di fotografie. Ma non posso fare molto altro per questi esseri che per lo più sono abbandonati, alcuni li vedo per la prima e l’ultima volta nella mia vita”. Le sue foto però restano e diventano virali in Rete come gli occhi tristi fotografati. Perciò, proprio come implorano i redattori: GUARDALI NEGLI OCCHI E FATTI SENTIRE!
Dedicato.
Featured image, un altro essere abbandonato dalla pagina Memento Mori, foto di Yun-Fei Tou.