Degustibooks 2011, ha chiuso i battenti con una lunga carrellata di successi, sorrisi, applausi e risate. Prima di tutto un plauso alla scelta del luogo: dopo tanto girovagare tra fortezza, tensostrutture anonime e via dicendo, il “Tepidarium del Roster“, con i suoi vetri e la sua luce naturale, si è rivelato proprio il posto adatto per ospitare questo evento.
Poi il cast di cuochi, che nei food show, al prezzo contenuto di 5 euro ha proposto piatti molto appetibili, come il risotto ai fiori e gamberi di Alessandro Salamone, gli gnocchi di barbabietola con funghi e strolghino di Sergio Maria Teutonico, aiutato da Alessio Antonucci, oppure il clafoutis di mele di Maurizio di Mario e la sovraccoscia di pollo ripiena di Velia de Angelis. Gli “Chef per un giorno” verranno ricordati a lungo.
Ma è stato anche un “Degustibooks” di debuttanti, come Sabrina Somigli del “Maccherone” di Doccia, che ha avuto l’onore di aprire la manifestazione. Elena Farinelli conduttrice di due momenti di cucina, penso che il profumo e il sapore del risotto al piccione di Alessandro Zanieri, non lo dimenticherà tanto facilmente.
Molto bello vedere in azione la coppia “culinaria” composta da Jean-Michel Carasso e Luis Ghetti, che hahho rivisitato le crespelle alla fiorentina, proponendo le “crespelle tex-mex”, in omaggio al nuovo che avanza. E ancora la lezione su turismo e enogastronomia, trasformata in un “master” che partirà a breve, con Valeria Carbone e Ilaria Legato.
La lezione di pizza di Giovanni Santarpia, che ha dimostrato come con i giusti ingredienti e le giuste dosi, vengono fuori piccoli capolavori, come il pane ripieno di cime di rapa e coniglio.Lezione presentata da Sabino Berardino, altro campano doc, che di pizza e mozzarella se ne intende davvero.
Interessantissima, la lezione di miele con Mariassunta Stefàno e Gabriele Milli, i quali hanno perfettamente dimostrato che il miele può essere degustato come un vino: colore, limpidezza, consistenza, profumi, colori e gusto. Davvero bravi!
Ma “Degustibooks” è anche “libri”: tante le presentazioni in questi tre giorni di fuoco, nuvole di drago e granelli di cous cous di Vittorio Castellani, il buon tartufo di Aldo Fiordelli, eat parade di Bruno Gambacorta , divinando le stelle nel bicchiere di Andrea Gori, solo per citarne alcuni.
Ma sarà ricordato anche per gli esperimenti, come la serata “enogastrotecnomusicale” con Il Rosso & Il Nero e Tullio Conforti, e la bella selezione di produttori di cibo, vino e birra. Poi ho conosciuto anche Piergiovanni di “Timpa dei Lupi“, lettore del mio blog di quello di Andrea Pagliantini, che produce un olio buonissimo in terra di Calabria.
Per ultimo, ma solo perchè come “direttore artistico”, insieme al gruppo di Sicrea, ha fatto un ottimo lavoro di scelta di eventi, persone e situazioni gastronomiche di alto livello: Leonardo Romanelli. Istrionico come attore, degustatore e conduttore, e anche modello, visto che ha presentato una coloratissima linea di sciarpe adatte a tutte le occasioni.
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