Dei titoli assurdi a notizie ridicole

Da Dalailaps @dalailaps
Amo molto informarmi, ma di recente l’impresa sta diventando complessa.
Mi piacciono i giornali cartacei (soprattutto quando in allegato hanno tanta-robba-bella), ma ammetto che da molto tempo leggo più spesso giornali on-line: su Google Reader ho più di 160 siti su cinema e letteratura - un giorno dovrei decidermi a farvi una lista.
Quando parlo di complessità intendo che sono stufa di giornalisti che parlando di persone appena scomparse come fossero santi-amici-di-tutti e dimenticando dettagli importanti, tanto quanto lo sono di siti che pubblicano articoli con accattivanti (quanto falsi) titoli costituiti soltanto da una lista di link interni al sito su vecchi articoli poco rilevanti (che sia il bisogno/desiderio di un numero maggiore sul contatore delle visite?).
Negli ultimi giorni mi sono accorta che due siti che consideravo molto affidabili e ben gestiti hanno assunto i seguenti atteggiamenti:
  1. Il primo pubblica link che una volta aperti ti dicono che per poter leggere la notizia devi andare all’Home Page, trovare nuovamente il titolo a cui sei interessato e, dopo averci cliccato, poter leggere finalmente la notizia. Lo so che il tempo utilizzato per questo passaggio si conta in secondi, ma reputo assurdo dover visitare inutilmente due pagine di un sito prima di arrivare all’informazione da cui era stato attratta. Si tratti anche qui di triplicare il numero di pagine quotidiane visitate? Voglio davvero sperare di no. 
  2. L’altro sito – parecchio famoso per giunta - ha iniziato ad affibbiare titoli assurdi ai post: sono così ridicolmente ridicoli che mi sorprendo di quanto poco questo “dettaglio” abbia influito sulla credibilità del sito stesso.  
Per farvi una risata amara vi elenco una lista di esempi che, ve lo giuro, mi sono capitati davvero sotto gli occhi. Si tratta sia di esempi tratti di carta che da schermo.

Due giovani esemplari di
Homo Poco Sapiens Publicitarium.

- Scoppia l’amore tra attrice A e attore B sul set di “C”.
Il 100% delle volte l’articolo conterrà immagini di un loro bacio durante le riprese – nell’80% dei casi il bacio in questione è previsto dal copione;
- D tradisce E alla luce del sole.
Di solito un buon 60% degli articoli conterrà foto di D a pranzo con amica/amico come fa spesso ogni comune mortale.
- F è incinta, sarà di certo un maschietto.
Ovviamente, oltre a saperlo pur essendo ancora al secondo mese, sa anche che il pargolo da grande farà l’attore o il calciatore.
- G e H hanno litigato/sono in crisi.
Il 50% degli articolisti dichiarerà anche di sapere il vero motivo del litigio – Se si tratta di crisi”è probabile che ciò venga dedotto dal fatto che nelle foto non hanno un sorriso beota ma un espressione dove i denti non sono in vista.

Questa didascalia si oppone
all'apparire sotto questa foto.

- I ha paura di essere uccisa/o.
Nel 60% dei casi si tratta di qualcuno proveniente da un reality o che per vivere, dopo una stagione in qualche programma TV, va in discoteca a fare una comparsata e viene pure pagato diecimila euro. Ne sentiremmo davvero la mancanza? Notare che nell’80% dei casi si tratta di qualcuno che soffre molto probabilmente di manie di persecuzione.
- J non vuole essere riconosciuto solo perché è figlio di K.
E anche qui, in un buon 70% dei casi, si tratta di qualcuno che spunta sui giornali come Chi-Visto-Novella2000-Gente-Oggi solo perché è figlio del K di turno.
- L e M si stanno per sposare.
Se non si tratta di un annuncio vero e proprio sarà di un articolo contenente foto dei due tizi in questione che entrano in una gioielleria – sono fermamente convinta che in metà dei casi entreranno per acquistare l’ennesimo orecchino farlocco mentre il restante 50% dovrà far cambiare la batteria all'orologio.
- N è morto.
Se non è successo davvero leggerai le prime dieci parole dell’articolo e ci troverai scritto Si tratta dell’ennesima bufala apparsa online questa mattina. – E voi non la cavalcate mica, ne?

- Sono Vitagliano e conosco
bene l'Itagliano.

- 50 sfumature di O.
Dove O sta per ogni parola che viene in mente all'articolista. O è la panacea di ogni male. Questo va particolarmente di moda ultimamente e ammetto che in questo caso, non leggendo l’articolo, non posso darvi percentuali derivate dall'esperienza.
- P e Q a spasso per Milano.
La città potete anche cambiarla, ma resta il fatto che mi inquieta assai pensare che davvero esistano persone a cui piace guardare le foto di due tizi che camminano su un marciapiede – dovrebbe esserci un nome per patologie del genere.
- R e le sue foto scandalo.
Nel 70% dei casi si tratterà di foto in topless se sotto questione è una donna. Nel restante 30% dei casi per scandalo si intenderà la foto di R che si mette un dito nel naso, nell'orecchio o che chinandosi mostra le mutande (se si è fortunati).

- No, non sono io quella dei neutrini.

- S non andrà in prigione.
Ecco, questo per me – nel 90% dei casi – rappresenta davvero uno scandalo.
- T smentisce di “fatto U”.
Di solito si tratterà della smentita di notizie apparse nel numero precedente del settimanale/mensile.
- V ha comprato casa.
Se la notizia è fresca, non potendo ficcarci le foto della casa in questione, piazzeranno fotografie delle dimore gigantesche di altre star – nel 60% dei casi potrete leggere anche il prezzo dell’abitazione in Lire, giusto per dovere di cronaca.
- W parla di X.
Nel 60% dei casi si tratterrà di parole sdolcinate, nel restante 40% di smentite basate su un articolo dal titolo X parla di W o di segreti rivelati per cui il tale in questione si beccherà una querela.
- Y parla della sua fede.
Ovviamente non dell’Anello, ma non mi stupirei se succedesse. Quasi sempre si tratta di persone che hanno fatto qualcosa di veramente brutto prima di ritrovare la fede in qualsivoglia religione e l’articolo della settimana successiva titolerà, nel 70% dei casi, Y va in rehab.

- Giorgino, che me lo passi il
numero della Stacy?

- Clamoroso! Ecco le foto di Z.
Quel Clamoroso! lo usando quanto lo zucchero nel caffè e nel 90% dei casi si tratterà di qualcosa tutt’altro che impressionante. Se non si tratta di Clamoroso! potrete trovare: Scandaloso!, Incredibile!, Sensazionale! o comunque qualche parola seguita da un Punto esclamativo!
Potrei andare avanti con i numeri, ma per questa volta mi fermo all'alfabeto. Al momento di andare in stampa di pubblicare questo post ho controllato al volo il G-Reader e ho trovato altri quattro esempi freschi freschi:
- Titolo-della-notizia con alla fine, dopo una virgola, la parola forse.
Questo sì che è giornalismo! Tipo: Stamattina è morto il presidente del consiglio… forse.
- Lei lo tradirà di nuovo? Guarda con chi potrebbe tradirlo!
Oh. Mio. Dio.
- Guarda le foto del matrimonio di X e Y.
Ma se cliccherai sul link scoprirai che la gallery tanto osannata è composta da tre foto di cui due sono il ritaglio ingrandito di dettagli della prima.
- Pandora esiste e si trova in Nuova Zelanda.
Sì, tanto quanto Gardaland è la Terra di Mezzo.
Un chissenefrega ce lo mettiamo? Io sì.
 N.B.: La maggior parte dei tizi dei titoli sopracitati dichiara costantemente che i giornalisti attuino cambiamenti alle loro parole e le trasformino in ciò che vogliono appaia. Devo ammettere che dopo una prima reazione di incredulità – Come no! E pensare prima di parlare?! – sto cominciando un po’ a ragionarci su.

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