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Déjà vu

Creato il 24 agosto 2011 da Mrs Garrick

La mamma arriva nella sala degli argenti spingendo il passeggino a due piazze in cui sgambetta il sorridente pargoletto, seguita a distanza ravvicinata dalla nonna con sorriso standard ebete-rassegnato.
Macchina fotografica alla mano, la mamma prova varie angolazioni mentre cerca quella ideale per la fotografia di rito accanto ai tre leoni a grandezza quasi naturale. La trova: posiziona la nonna con il braccio il pargolo sgambettante di fianco al maestoso gruppo argentato. Alza la macchina fotografica. Guarda dentro l'obbiettivo. Ma no: non è soddisfatta. Fa segno alla nonna (che ubbidisce prontamente) di avvicinarsi di più ad uno dei leoni. Ma ancora non va bene. Prova angolazioni diverse, giocherellando con i vari settings della Canon Eos. Nel frattempo la nonna, a corto di energie, decide si riposarsi un attimo. E si accomoda SUL groppone del suddetto leone. Il leone per la cronaca è del 1885, una riproduzione in argento placcato di un originale danese del 1665, ma ha pur sempre i suoi anni. Ed è, sempre per la cronaca, sull'immancabile plinto. La madre gioisce. Il leone geme paurosamente sotto il peso della robusta anziana signora (e del pargoletto).
E io invece urlo (e non solo mentalmente). Le due donne mi guardano stupite. La nonna non accenna ad alzarsi dal leone. La mamma abbassando la macchina fotografica con aria colpevole e si affretta a scusarsi:

‘Mi scusi tanto! Non sapevo che la fotografia non fosse permessa!’

Déjà vu


Déjà vu??

Déjà vu


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