Superman
nella interpretazione di Tony Daniel
nuovo artista regolare di Action Comics
Quella di licenziare (o indurre alle dimissioni) gli autori, spesso pochi giorni dopo il loro insediamento alle redini di una testata, sembra essere ormai diventata una abitudine consolidata negli uffici della DC Comics.
Sebbene forse apparso chiaro sin dal primo momento che il New 52 era un'operazione tesa a privilegiare i personaggi anziché gli autori, nessuno si aspettava davvero un simile turbillon di team creativi. Negli ultimi tempi vi avevo già dato notizia dell'improvviso licenziamento di Gail Simone dalle pagine di Batgirl e della repentina retromarcia effettuata dal nuovo editor della testata (ve ne ho parlato QUI e QUI), così come vi avevo raccontato dei licenziamenti effettuati prima ancora della pubblicazione delle loro storie di Robert Venditti e Jim Zub, sceneggiatori designati per Constantine e Birds of Prey (rimpiazzati anzitempo da Jeff Lemire e Christy Marx - QUI ne trovate il resoconto)... senza tralasciare le polemiche roventi e le dichiarazioni al vetriolo di Rob Liefeld che ha lasciato la casa editrice sbattendo la porta (QUI).
Problemi di assestamento? Forse, o forse no.
Ieri infatti sono trapelate delle indiscrezioni riguardo altre due defezioni improvvise, entrambe di autori designati a scrivere una testata ed entrambi dimissionari prima ancora di veder pubblicato il primo numero della loro gestione dei personaggi.
Andy Diggle, designato a raccogliere lo scettro di scrittore di Action Comics al posto di Grant Morrison, ha annunciato su twitter l'abbandono della testata attribuendo quella che lo sceneggiatore definisce "come la più difficile decisione della propria vita" a non meglio definite ragioni professionali.
"Tristemente, ho deciso di abbandonare Action Comics per ragioni professionali"
"E' stata la decisione più ardua che io abbia mai preso, specialmente in vista del 75esimo
anniversario di Superman e del profilarsi all'orizzonte della pellicola Man of Steel"
Nei post successivi, Diggle ha concisamente spiegato di non aver alcun rimpianto, e che la sua è stata di certo la decisione più giusta. In un altro tweet ha poi ringraziato Matt Idelson (editor delle testate dell'uomo d'acciaio) per averlo invitato a succedere a Morrison su Action Comics, augurandosi di poter collaborare in un prossimo futuro.
Joshua Hale Fialkov
Se Andy Diggle ha rinunciato senza troppi rimpianti e apparentemente senza polemiche al suo incarico, un po' meno soft è stato l'addio di Joshua Hale Fialkov da Lanterna Verde. Dopo l'entusiasmo iniziale manifestato dall'autore, Fialkov ha deciso di abbandonare l'incarico di raccontare le nuove storie di Hal Jordan e delle Lanterne Rosse in seguito a insanabili divergenze sul fato di John Stewart, prima lanterna verde di colore per la quale era stata decretata la morte prematura da parte degli uffici della DC.La sensazione che si riceve nell'apprendere queste notizie è che alla DC Comics ci sia sempre meno spazio per le individualità degli autori; gli uffici editoriali sembrano aver preso il sopravvento e gli autori sembrano interscabiabili e facilmente rimpiazzabili. I lettori, sempre più distratti, sembrano non accorgersene, ma che effetti produrrà una politica editoriale di questo tipo?