Tra i miei colori, i colori che da sempre prediligo, c’è senz’altro il blu, specialmente nelle sfumature più scure. In generale mi piacciono i toni netti, pieni, brillanti, come l’acqua del mare un po’ profondo. E’ una passione che condivido con Kandinskij – anche se lui non lo ha mai saputo.
Kandinskij amava il blu; Der blaue Reiter, il gruppo che fondò insieme a Franz Marc ed altri pittori, prende questo nome dal titolo omonimo della sua nota opera, ma più in generale dal significato spirituale e profondo che lui ed altri sentivano di dover attribuire a questo colore. In Dello Spirituale nell’arte, Kandinskij descrive i legami sinestetici tra suono e colore disegnando una vera e propria tabella in cui ad ogni sfumatura di colore sono associati uno stato emozionale umano (colto anche nel suo divenire) e il suono di uno strumento musicale (ascoltato anche in un particolare contesto).
Dice del BLU SCURO: Pace, tristezza non umana
I meravigliosi suoni del contrabbasso in forma profonda, solenne, come l’organo profondo
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Del BLU: Di colore celestiale tipicamente concentrico [l'opposto di eccentrico]
Violoncello, mentre la tristezza aumenta
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Anch’io associo questo colore ad uno stato di pace, alla conoscenza di sé, alla contemplazione. Esulto all’idea di pensare al suono del contrabbasso come a un suono blu, anche se, diversamente da Vasilij, sento suoni blu uscire anche da molti strumenti a fiato - legni - di tessitura medio-grave, come il clarinetto e il clarinetto basso…
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[Nei link ci sono due esempi musicali, L'Elegia in mi minore per contrabbasso di Giovanni Bottesini e il Solo de Concours op. 10 per clarinetto basso di Henri Rabaud].
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