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Del gallismo (o del dovere di mostrarsi sessualmente iperattivi)

Creato il 01 luglio 2011 da Peppiniello @peppiniello
"Nei paesi del sud il viso maschile è improntato a una fierezza particolare, nella quale par di vedere un qualcosa di vermiglio. Cagione di questa fierezza non è l'esser stati buoni, veritieri, generosi, onesti, mansueti, giusti o misericordiosi, ma il sentirsi o immaginarsi bravi nelle faccende amorose" I piaceri del gallismo consistenti nel credersi forniti di una veemenza superiore al normale, arrossano le orecchie degli uomini del sud [...] E' inutile dire che i piaceri del gallismo non consistono tanto nell'usare questa forza gagliarda, quanto nel credere di possederla e nel confondere a tal punto le carte dei ricordi, spesso poveri e meschini, da combinare a se stessi uno strano passato pieno di successi con le donne I piaceri del gallismo comportano una particolare dignità ed uno strano senso dell'onore. Un padre si metterà le mani nei capelli se verrà a sapere che al figlio non piacciono le donne. La dignità maschile della famiglia verrà colpita al cuore, tremeranno nelle tombe e sulle pareti di casa i ritratti gallici di tutti gli antenati, se l'ultimo rampollo avrà dichiarato che non si sente bravo nelle faccende amorose. Perdio..Come..E' mai possibile? dirà il padre. Ma se io ai miei tempi...e anche ora del resto...E qui ne inventerà di tutti i colori" Vitaliano Brancati

I romanzi di Brancati esplicitano in forma narrativa, quindi più potente, quello che qui dice in termini razionali; il bell'antonio, volto in film da Bolognini, è il massimo esempio di questo fenomeno: una società basata sulla donna, o meglio, basata sul "discorrere in continuazione della donna"; questo porta una particolare pressione sulle spalle maschili, soverchiate dalla necessità di riuscire; con qualunque femmina, purchè si riesca; è il solito discorso del maschio virile, sessualmente sempre pronto, disponbile, una macchina da sesso; non importa chi sia lei, lui deve sempre esser funzionante.

Come si dice nel don giovanni di mozart:

il dovere quindi, piuttosto del piacere di stare colle femmine, perchè lo stesso andare a cercare femine non è indirizzato direttamente a loro, ma a chi ci guarda; in sostanza si collega il valore di un maschio a quanto successo questo riscuota col sesso feminile; una società del pettegolezzo, in cui le chiacchere contano più dei fatti, e che gli altri ci sappiano trombatori più del fatto che noi si trombi (ed in cui quindi barare, mentire, ingigantire è la regola all'ordine del giorno). L'idea che gli altri si fanno, più dei fatti.

Si capisce che il pericolo supremo nascosto dietro tutto ciò è l'impotenza: supremo spettro del mondo maschile, affrontato forse per la prima volta, giocando finalmente a carte scoperto, nel Bell'Antonio


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