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Del malvezzo di mimar le virgolette

Creato il 16 luglio 2012 da Scribacchina

Quest’oggi, con gran gioia, posso dire di non sentirmi sola in un mondo fatto di conformismo, frasi fatte e cattive maniere.

Eggià, cari i miei soliti lettori: pare sia stato realizzato un sondaggio tra gl’utilizzatori d’un giochino per iPhone, Goggle Eyes; gl’utenti dovevan stilare una lista dei gesti a loro avviso più irritanti. Una sorta di galateo all’opposto, scritto in presa diretta dalla plebe, coll’elenco delle cose da non fare per esser sempre benaccetti.

Ebbene, al primo posto in graduatoria, vincitore assoluto, v’è il mimar le virgolette: pessimo, inqualificabile, raccapricciante gesto d’ovvia importazione americana che mi causa brividi d’orrore lungo le braccia ogni volta che ho la sventura di vedermelo eseguire live davanti agl’occhi.

Mimare le virgolette

Signori: che razza di senso v’è nel dare corpo e materia a qualcosa che è (e deve restare) sottinteso? Passi per lo scritto, dove le virgolette son soltanto un’indicazione alla quale sarete voi a dare corpo e materia, nella vostra testa. Ma a qualcosa ch’è già vivo di suo, ossia la parola parlata colla bocca e sfumata cogli occhi, ditemi un po’ s’è così necessario fornire ulteriore, pesantissimo corpo.

Mi spiego meglio con adeguato esempio.
Immaginate d’aver di fronte a voi la Scribacchina, intenta a narrarvi dell’ultima volta che ha imbracciato il quattro corde nero:

«Una cosa incredibile… avevo già fatto partire la base, inizio a suonare: a un certo punto, mi “parte” il mignolo della mano sinistra…».
Figuratevi ora la Scribacchina che mima quel “
parte” sfarfallando indice e medio d’entrambe le mani.
Ditemi un po’: v’era bisogno di specificare a gesti, quasi parlassimo lingue diverse – voi italiano, la sottoscritta ostrogoto -, che se il mignolo
“parte” non è che se ne va “a viole” o, in maniera più attinente a questo mese di luglio, “in vacanza”, ma semplicemente non risponde più ai comandi del cervelletto?
E che caspita.

Ripiena di gioia pel risultato del sondaggio, non mi resta che condividere con voialtri soliti lettori l’intera graduatoria, ossia i gesti più irritanti dalla posizione numero uno alla posizione numero 10.
La voilà

1 – mimare le virgolette;
2 – talk to the hand, ovvero estendere il palmo verso l’esterno per impedire all’altro di parlare (come quando dite «stop», per intenderci);
3 – picchiettarsi il naso per indicare «non sono affari tuoi» (questo, se debbo dir la verità, mica l’avevo mai notato…);
4 – unire pollice ed indice per rappresentare una bocca che fa «bla bla bla», ovvero parla in continuazione;
5 – fare una pistola con le dita;
6 – colpirsi la mano con un pugno per indicare violenza;
7 – toccarsi un occhio per dire «ti sto osservando» (ehm… questo, signori miei, è uno dei gesti che ogni tanto Scribacchina esegue… chiedo venia…);
8 – mimare un telefono con la mano per intendere «chiamami»;
9 – fingere uno sbadiglio per indicare che ci si sta annoiando;
10 – tagliarsi la gola con un dito.


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