L’indimenticabile Alessandro Del Piero, intervistato da Sky Sport ha parlato delle sue geste con la maglia bianconera e commentato la Signora di oggi e di come sia difficile oggi ripetere le stesse vittorie fatte dalla sua:
“Di sicuro di storie come la mia ce ne sono attualmente molto poche, e sarà sempre più difficile che troveremo storie così con il calcio che cambia, ma questo non deve essere una critica necessariamente. Credo che invece si debbano esaltare storie come quella che ho avuto il privilegio di vivere. Io ne vado orgogliosissimo, sono stra-felice di aver passato ogni momento alla Juve, anche perché molti dei miei momenti, onestamente, sono stati bellissimi, no? E quindi credo la fedeltà sì, ma anche la coerenza, la determinazione, credo di esserci stato in tanti momenti… Io ricordo della Juventus sempre tutto col sorriso e voglio che sia così, non permetto a nessuno che cambi questa cosa, perché sarebbe irrispettoso, nei confronti miei e nei confronti di chi ha vissuto quel periodo, con tutto quello che c’è stato, anche in momenti magari bui o difficili. – continua Del Piero come riporta TuttoJuve.com parlando di quando ha capito per la prima volta di poter lasciare la Juventus – Credo che il 2006 sia stato un anno in quel senso decisivo. Decisivo perché si arriva alla fine di due anni con Capello che sono stati sicuramente due anni non facili e nuovi per me, dove però ho avuto un rendimento altissimo, nonostante tutto, ero stato chiamato a una nuova prova ed ero felice di averla superata così. Però quei due anni potevano far pensare a tutti, non solo a me, che probabilmente era giusto cominciare a valutare se era il caso di continuare oppure no. Però poi, alla fine di quei due anni, nell’estate del 2006, è successo “qualcosina” che ha cambiato un po’ le carte in tavola. E io sono rimasto”.